Enna. Centinaia di amici per l’ultimo saluto ad Enrico Vetri

Un lungo, intenso, applauso ha salutato la salma di Enrico Vetri, presidente del Consiglio Comunale di Enna e stimato medico presso l’ospedale Chiello di Piazza Armerina morto mercoledì mattina con un infarto.
La morte di Vetri ha lasciato di stucco un’intera città, i tanti che l’hanno conosciuto hanno infatti apprezzato il suo modo gentile di affrontare la vita ed il sorriso sempre stampato sulla bocca. Mercoledì e giovedì la sua abitazione in pieno centro storico è stata un continuo via vai di amici, parenti o semplici conoscenti che hanno voluto dargli l’ultimo saluto.
Ieri mattina, invece, alle ore 11 la salma di Vetri è stata portata al Municipio, dinanzi il teatro a pochi metri da Sala d’Euno che per tre anni l’ha visto nel ruolo di presidente del Consiglio, un ruolo che meglio non poteva svolgere dicono molti consiglieri comunali che non hanno lasciato solo Vetri già dal momento della sua morte.
La camera ardente allestita al Municipio è stata presa d’assalto fino alle prime ore del pomeriggio quando la salma è stata portata nella chiesa di San Cataldo dove padre De Simone ha celebrato i funerali ricordando nell’omelia Enrico Vetri, ma portando anche conforto alla famiglia “che oggi non si capacita per la morte del loro caro”. Chi si è avvicinato ai familiari ha portato parole di conforto, ma soprattutto i ricordi positivi di chi ha avuto da Vetri soccorso all’ospedale, ma anche di chi riceveva parole di conforto nei momenti di difficoltà nella vita quotidiana. Anche la politica si è stretta intorno alla famiglia con grande dolore, il Pd ennese era praticamente tutto presente con a capo il senatore Mirello Crisafulli visibilmente provato così come Mario Alloro che di Vetri era cugino. Ammutolito ed affranto dal dolore il sindaco Paolo Garofalo che anche durante e dopo la camera ardente non riusciva a darsi una spiegazione di questa assurda e prematura morte. Per Enrico Vetri l’ultimo saluto alla sua casa e a quella “piazza rossa” che più volte ne aveva salutato i successi politici, è arrivato alle 17,40 quando l’ultimo lungo, intenso ed emozionante applauso l’ha definitivamente accompagnato verso il cimitero di Enna segnando il distacco, ma – assicuravano in tanti durante le esequie – “il suo sorriso ne lascerà vivo il ricordo”.