Gagliano, incontro su “La missionarietà: il cuore del mondo”

Gagliano. Si è tenuto sabato scorso, in sala consiliare, un incontro formativo sul tema “La missionarietà: il cuore del mondo”. Ad accogliere suor Lucia Cantalupo, originaria di Enna e missionaria dell’ordine di San Luigi Gonzaga, vi era l’amministrazione comunale, guidata dal sindaco Salvatore Zappulla; l’arciprete don Pietro Antonio Ruggiero; le suore Sacramentine e molti cittadini. Suor Lucia svolge da 25 anni la sua opera di promozione in favore dei diseredati di Sapè, città brasiliana con circa 60 mila abitanti. Foto e testimonianze concernenti il suo operato e quello dei suoi collaboratori hanno stimolato importanti riflessioni sul valore della vita spesa a favore di coloro che vivono ai margini della civiltà moderna, non senza ricordare le vittime del naufragio dei giorni scorsi. “Oggi più che mai si sente l’esigenza di una educazione del cuore – ha detto suor Lucia – per una civiltà dell’amore che andrebbe iniziata sin dai primi anni di vita. Tutti gli enti formativi devono cercare di creare percorsi culturali e di promozione di una cittadinanza attiva e solidale senza confini geografici. Questo tipo di educazione alla missionarietà necessita di un tempo di preparazione. Il mondo ha tanto bisogno di un cuore missionario ed io ho bisogno di essere sostenuta da tanti cuori missionari che battono all’unisono con quello di Cristo”. Nel 2006 suor Lucia è stata insignita dal Presidente della Repubblica emerito Carlo Azeglio Ciampi dell’onorificenza di commendatore dell’Ordine al Merito per il suo impegno in attività educative e sociali a favore dei bambini, dei giovani e dei nuclei familiari per la prevenzione dei fenomeni di devianza sociale. Al posto di questo titolo, suor Lucia avrebbe preferito un contributo per continuare a realizzare progetti per i poveri della sua associazione comunitaria Nova Vida, come la realizzazione di un asilo, detto “creche”, che oggi ospita circa 150 bambini appartenenti a famiglie disagiate del centro “Novo futuro”; o di un laboratorio di informatica per adolescenti. Questi centri si reggono sulle adozioni a distanza e su minimi contributi municipali. Suor Lucia non si occupa solo di educazione religiosa, ma anche di alfabetizzazione per bambini e servizio agli ammalati che vivono nelle favelas. La missionaria è anche vicina ai cosiddetti contadini “Sem terra”, che vivono con le proprie famiglie in baracche di fango,impegnati nella rivendicazione delle terre da loro coltivate, ma controllate da grandi latifondisti.
Valentina La Ferrera