Rifiuti. Piazza Armerina: Collegio Liquidazione ATO Enna su passaggio personale a SSR CL 12. Su ex Sindaco Nigrelli: esercizio mistificatorio verità, ha lavorato contro la città

Enna. Il Collegio di Liquidazione dell’ATO rifiuti EnnaEuno, dopo diverse polemiche nella città dei mosaici da parte sia dell’attuale dirigenza del PD che dell’ex sindaco del Comune di Piazza Armerina, dice la sua con questa comunicazione, “al fine di non fare violenza alla verità, alla decenza ed al decoro”:
“Va chiarito che il numero delle unità del personale operativo, cinquantaquattro, coincide con il numero del personale operativo dipendente della SIET (ditta che per conto delle Amministrazioni piazzesi ha svolto il servizio per molti anni nel Comune) al 31.07.2007, data del passaggio del servizio all’ATO EN1 per il tramite di Sicilia Ambiente S.p.A. e che tale numero è stato mantenuto costante nel tempo, a prescindere dalle ragioni di interruzioni del rapporto di lavoro che nel tempo si sono avute, per esplicita richiesta delle amministrazioni piazzesi.
Quanto alle nove unità di personale tecnico – amministrativo va ricordato che esse rappresentano “la dote” in quota parte riferibile alle azioni societarie possedute dal Comune di Piazza Armerina in EnnaEuno S.p.A., pari al 10,6%; infatti, così come chiarito dal Dott. Marco Lupo, Dirigente Generale di Dipartimento Regionale Acqua e Rifiuti, con nota prot. n. 35664 del 13.09.2013 il Comune di Piazza Armerina “nel transito nella SRR Caltanissetta Provincia Sud porterà in dote il personale attribuito in quota parte”.
Il fatto lamentato che i 2/3 siano piazzesi rappresenta la logica conseguenza del peso decisionale assunto dal Comune di Piazza Armerina all’interno della Società EnnaEuno S.p.A., seconda solo al peso societario posseduto dal Comune di Enna. E’ opportuno ricordare che, fino al 2010, dei tre dirigenti di EnnaEuno S.p.A. due erano piazzesi e certo non per volontà delle altre amministrazioni socie di EnnaEuno (ricordare la genesi della società ai “benpensanti” appare superfluo oltre che inopportuno).
Rimaniamo del tutto basiti quando l’ex sindaco Nigrelli, a giustificazione di una presunta economicità, mette a confronto i costi del servizio proposti dalla SRR CL 12 con il piano d’Ambito di Ennaeuno. Questo esercizio mistificatorio della verità è sconcertante. Il sindaco Nigrelli sa che il confronto non può essere fatto tra elementi disomogenei; lo sa perché è stato amministratore, lo sa soprattutto perché è un tecnico, peraltro capace e stimato. Pertanto, mettere a confronto il costo del servizio proposto dalla SSR CL 12, pari ad € 5.214.431,2 con il Piano d’Ambito proposto da EnnaEuno S.p.A., è tecnicamente improponibile. Nel Piano d’Ambito, per sua stessa definizione, sono considerati gli investimenti (CCR, mezzi, attrezzature, etc.) necessari per svolgere il servizio in linea con i parametri normativi nell’ottica di un orizzonte temporale di almeno un quinquennio. Ci risulta, infatti, che la gara predisposta dalla SRR CL 12, e poi sospesa dall’attuale amministrazione piazzese, prevedeva la gestione del servizio per un tempo molto limitato, nelle more della redazione del Piano d’Ambito e la successiva gara che affiderà il servizio per un arco temporale maggiore.
Per correttezza, i suddetti costi vanno, pertanto, paragonati a quelli sostenuti da EnnaEuno nell’anno 2012, come da progetto di bilancio già approvato e quindi definitivi, di circa € 3.566.833,68 oltre iva (circa € 3.923.517,05 iva compresa) ovvero a quelli previsti per l’anno 2013, e trasmessi al Comune con nota prot. 7686/13/S del 20.06.2013, di € 3.644.943,02 oltre iva (€ 4.009.437,32 iva compresa) e omnicomprensivi di tutti i costi, compreso lo smaltimento in discarica e soprattutto dei 15 lavoratori. Costo, quest’ultimo, che non sembrerebbe trovare copertura nei piano di € 5.214.431,2 proposto dalla SSR CL 12., e che, conseguentemente, ad esso va assommato lievitando i costi del servizio, con buona pace della tanto sbandierata economicità del servizio stesso. Non sorprende, quindi, che l’Amministrazione Armerina, così come si legge negli articoli di stampa, non può sostenere i costi così rideterminati “senza correre il rischio di rendere insostenibili per i nostri concittadini i costi per la raccolta dei rifiuti”.
Se tutto ciò è vero, come sembrerebbe, al Comune di Piazza Armerina, tanto proteso alla ricerca della economicità del servizio, va ascritto un aumento del costo pari a circa € 2.000.000,00, rispetto al costo ad oggi sostenuto con Ennaeuno.
Resta da capire se il maggiore costo possa, quantomeno, essere bilanciato da un servizio più efficace ed
efficiente. Così come, sempre nella logica del confronto, sarebbe stato opportuno verificare quale servizio la società Ennaeuno avrebbe dato in termini di efficacia e di efficienza alle stesse condizioni economiche.
A conclusione appare opportune introdurre un elemento di riflessione e di chiarezza circa le strategie della società e su chi tali strategie le ha, nel tempo, determinate. Riconoscere ed accettare, come è nelle cose, che esse sono state determinate dall’Assemblea dei Soci (costituita dai 20 sindaci della Provincia di Enna e dal Presidente della Provincia), sarebbe già un atto di coerenza oltre che di onestà intellettuale; così come va riconosciuto che il Sindaco di Piazza Armerina, con il suo peso societario 10,6%, avrebbe potuto influire in maniera quasi determinante sulle scelte societarie e non soltanto nella determinazione delle assunzioni che oggi si vorrebbero scaricare per andare nella SRR CL 12, e declinando ogni responsabilità sulle decisioni passate.
Contestiamo con fermezza quanto dichiarato dall’ing. Nigrelli circa l’assoluta incapacità di gestione tecnica dell’EnnaEuno S.p.A., con riserva di azioni a tutela della nostra immagine nelle sedi competenti, ricordando gli ottimi risultati di percentuali di raccolta differenziata raggiunti da questa Società in tutte quelle realtà in cui si è riuscito a fare “squadra” con le amministrazioni locali per pervenire ad obbiettivi comuni (Regalbuto 58,62%, Calascibetta 43,26%, Troina 15,37%, Enna 9,52%)
Rassereniamo, altresì, l’ex Sindaco sull’inesistenza di presunti accordi segreti (sarebbe stato opportuno esplicitarli del tutto), anche perché è già sotto gli occhi di tutti chi ha lavorato contro la città”.

Intanto il Presidente Crocetta oggi dichiara: nelle Srr tentativo di perpetrazione del passato
“Dopo anni di battaglie per liberarci dagli Ato e ridare ai sindaci la gestione dei rifiuti, che oggi possono fare anche senza le Srr, nel momento in cui esse si costituiscono in alcune sedi intravediamo la volontà di confermare vecchi commissari e dirigenti, come se nulla dovesse cambiare”. Lo dice in una nota il Presidente della Regione Siciliana, Rosario Crocetta. “Non è bastata la gestione fallimentare degli Ato – aggiunge Crocetta – che hanno prodotto milioni di debiti, per alcuni tutto deve continuare. Stiamo studiando alcuni provvedimenti che impediscano che anche nelle Srr, prevalga la solita politica gattopardiana del confermare tutto come se nulla dovesse cambiare. Lo impediremo e faccio appello ai sindaci che comincino a operare un processo serio di risparmi e cambiamento, puntando a valorizzare in comando i dirigenti interni, senza ulteriori spese e che – conclude il Presidente -garantiscano una politica nuova dei rifiuti per i cittadini”.