Troina. 4 arresti per furto in abitazione e gregge, maltrattamento ed uccisione di animali.
Enna-Cronaca - 21/10/2013
Si era ben organizzata una banda composta da due troinesi e due catanesi che, a bordo di un fiat ducato, dopo avere fatto razzia presso una cara rurale ha rubato un gregge composto da 36, tra ovini e caprini, caricati e stipati in condizioni assolutamente non idonee al trasporto sul furgone.
Si tratta di:
1. Privitera Giuseppe, nato a Misterbianco (Ct) nel 1966, ivi residente;
2. Privitera Salvatore, nato a Catania nel 1980, ivi residente, con precedenti;
3. Grasso Biagio Salvatore, nato a Catania nel 1985, residente a Troina (En), con precedenti;
4. Iannitello Angelo, nato a Catania nel 1992, residente a Troina (En), con precedenti.
Tutti sono indagati in concorso tra loro di furto aggravato in abitazione rurale, furto aggravato di animali raccolti in gregge, maltrattamento ed uccisione di animali; fatti commessi in territorio di Troina alle ore 2.30 circa del 20 ottobre 2013.
Erano, infatti, le prime ore del 20 ottobre, allorquando due pattuglie della Squadra Mobile della Questura di Enna e del Commissariato di P.S. di Nicosia, in servizio di prevenzione e repressione dei reati in aree rurali, incrociava nelle isolate campagne, che distano circa 12 chilometri da Troina, un furgone Fiat Ducato con a bordo i quattro indagati.
Vista l’ora e considerato che la zona è particolarmente impervia ed isolata, si procedeva a bloccare il mezzo per effettuare un controllo.
In tale fase, gli operatori di Polizia avevano modo di verificare che a bordo si trovavano stipati a forza 36 tra ovini e caprini dei quali tre già morti. In particolare, una capra era stata brutalmente schiacciata dalla chiusura del portellone laterale e le zampe spezzate penzolavano all’esterno del veicolo.
Apparendo chiaro che gli animali potessero essere stati rubati da qualche vicino fondo, si avviavano gli accertamenti di rito che consentivano di individuare l’ovile dal quale gli indagati avevano sottratto i capi di bestiame; non solo, si poteva anche verificare che gli stessi soggetti avevano asportato un televisore, un decespugliatore e due selle dalla adiacente abitazione rurale.
Alla luce dei riscontri acquisiti, i quattro soggetti venivano tratti in arresto; di essi, solo Privitera Giuseppe veniva ristretto in regime degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, mentre gli altri tre, in ragione dei loro precedenti, venivano associati alla casa circondariale di Enna a disposizione del Sostituto Procuratore della Repubblica Augusto Rio che coordina le indagini.