Artigiani e commercianti di Troina costituiscono associazione antiracket e antiusura

Troina. Per iniziativa di un gruppo di artigiani e commercianti, si è costituita il 28 ottobre di quest’anno l’associazione antiracket e antiusura, che aderisce alla Federazione delle associazione antiracket e antiusura italiane (FAI). Dell’associazione fa parte anche il comune di Troina, che contribuisce con 3 mila euro alle spese notarili per la redazione dell’atto costitutivo e alle spese di gestione dell’associazione. Nell’atto costitutivo sono indicati gli scopi perseguiti dall’associazione, che sarà presentata alla città il 12 novembre con una manifestazione pubblica alla quale parteciperà anche Tano Grasso. Una delle finalità di quest’associazione è la solidarietà sociale. E’ una finalità di carattere generale che si concretizzerà in comportamenti molto precisi. In dettaglio, l’associazione si impegnerà in azioni di contrasto dei fenomeni di criminalità economica e di illegalità. Presterà assistenza e sostegno di tipo legale, economico, fiscale e psicologico a chiunque sarà vittima del racket delle estorsioni e dell’usura. Per non lasciare isolati le vittime del racket che denunciano i loro estorsori, l’associazione si costituirà parte civile nei procedimenti giudiziari. L’associazione condurrà anche un’azione sul versante culturale promuovendo iniziative volte a diffondere la cultura della legalità con pubblicazioni, conferenze e convegni allo scopo di far conoscere e combattere l’usura e il racket delle estorsioni. All’idea di costituire un’associazione antiracket e antiusura a Troina alcuni commercianti e artigiani ci pensavano da tempo. La decisione di costituirsi in associazione è maturata quando è iniziata quella serie di atti di intimidazione nei confronti di alcune imprese, che hanno rivelato l’inconsistenza di quella retorica su Troina come paese tranquillo immune da quei fenomeni di criminalità organizzata di stampo mafioso, che rendono difficile la vita alle imprese. Nell’assemblea cittadina convocata dal comitato cittadino nell’auditorium Nuccio Sciacchitano un anno fa, dopo il furto con scasso in una tabaccheria del paese, si disse che quei fatti criminosi che stavano accadendo in paese, e che purtroppo sono continuati a accadere anche dopo fino ad oggi, non erano episodi di criminalità comune slegati l’uno dall’altro, ma facevano parte di una strategia di penetrazione di gruppi di criminalità mafiosa nel tessuto sociale ed economico di Troina. La costituzione dell’associazione antiracket e antiusura ad un anno di distanza è la conferma della giustezza dell’analisi fatta in quell’assemblea cittadina organizzata dal comitato cittadino nell’auditorium Nuccio Sciacchitano dell’Iiss Ettore Majorana.
Silvano Privitera