Pietraperzia. Trova chiuso il portone di ingresso del Comune e Consigliere non può partecipare al Consiglio

Pietraperzia. Simpatica lettera, se non si vuole prenderla dal punto di vista di un fatto drammatico, del Movimento 5 Stelle pietrino. In città non si parla di altro, risulterebbe che …, ma preferiamo riportare per intero quanto scritto dal M5S ai Consiglieri di maggioranza:
“Carissimo Consigliere di “maggioranza” del Consiglio comunale di Pietraperzia, scusaci innanzi tutto se ci permettiamo di darti del “tu”, ma per quanto Ti è accaduto ci sentiamo tanto vicini a te da sentirti quasi come un fratello e perciò permettici di rivolgerci a Te appunto nel modo più diretto e franco.
Abbiamo appreso dalla dichiarazione del Sindaco della nostra città di Pietraperzia – riportata dalla stampa – che purtroppo non hai potuto partecipare all’ultimo Consiglio Comunale perché hai trovato chiuso il portone di ingresso del Comune.
Come cittadini non troviamo parole per manifestarTi tutto il nostro disappunto per questo incredibile episodio.
Riteniamo ovviamente che su tale portone non ci sia alcun campanello perché altrimenti avresti potuto “suonare” (drin, drin drin oppure din, don, dan) per farti aprire: è stato infatti scritto “suonate e vi sarà aperto”.
Del pari ci siano resi conto che Tu non eri e non sei in possesso di quell’aggeggio moderno comunemente chiamato “cellulare” o “telefonino” che serve appunto per telefonare anche dall’esterno, perché altrimenti se tu lo avessi avuto ben avresti potuto chiedere che qualcuno aprisse questo benedetto/maledetto portone. E invece no. Sappiamo quanto Tu sia nemico di queste modernità.
Il crudele destino si è accanito contro di Te giocandoti questo brutto “scherzo”. Non è giusto: Tu dovevi esserci in quel Consiglio Comunale! Non vogliamo sapere quale altra disgrazia Ti sia capitata il giorno prima per impedirti di essere presente alla seduta indetta in “prima convocazione”.
E allora per evitare che Tu possa essere vittima in futuro di simili vicissitudini, ci mettiamo a Tua completa disposizione. E siccome conosciamo la Tua leggendaria delicatezza, non aspetteremo che Tu ci chiami, siamo già pronti ad aiutarti. Ed in una Italia dove tutti si fanno belli a parole per poi dileguarsi al momento dei fatti, noi Ti comunichiamo che al prossimo Consiglio Comunale saremo al Tuo fianco pronti a darti tutto l’ausilio possibile. Interverremo muniti di cellulari, satellitari, scale di emergenze, corde da rocciatori, ecc. ecc. e cioè con tutto l’occorrente per rimediare alla sindrome del “portone chiuso”. Ma non basta: saremo lì, pronti ad accompagnarti sulle scale, su, su, fino alla sala del Consiglio comunale”.