Enna. Pesanti condanne per due rumeni per furto a cinque connazionali

Pesanti condanne per due rumeni che nel dicembre del 2010, fecero irruzione in una fattoria di contrada Millocca, in territorio di Assoro, picchiando cinque connazionali, che erano stati assunti come braccianti agricoli, per farsi dare denaro ed oggetti d’oro. Il Tribunale collegiale di Enna, presieduto dal giudice Giuseppe Tigano, ha, infatti, condannato a nove anni di reclusione e 2.400 euro di multa Anton Caldarar, il più violento tra i componenti; mentre Nicolaie Lacatus, l’altro rumeno è stato condannato a 7 anni di reclusione e 1.800 euro di multa. Tra le pene accessorie ci sono l’interdizione in perpetuo dai pubblici uffici e legale interdizione durante l’esecuzione della pena. Nel corso della rapina, avvenuta alla fine del 2010, i rapinati furono derubati di 422 euro in contanti, otto telefonini, un bracciale d’oro, un giubbotto in pelle, accessori per computer, per un valore complessivo di 1.500 euro. I due rumeni sono stati ritenuti colpevoli di rapina, lesioni e minacce aggravate. Caldarar e Lacatus furono arrestati dalla polizia, su ordinanza di custodia cautelare emessa dal gip di Nicosia Marco Carbone. Lacatus, al momento dell’irruzione nella contrada dove i cinque connazionali vivevano, era armato di pistola e avrebbe minacciato le vittime, mentre Caldarar li colpiva brutalmente a colpi di catena, a calci e pugni. Un terzo rapinatore, non identificato, avrebbe anche brandito un’ascia per convincere i braccianti agricoli, fatti sdraiare a terra con la faccia coperta, a consegnare i soldi in loro possesso. Inoltre, allontanandosi i tre rapinatori avrebbero minacciato le loro vittime dicendo di ritornare se avessero denunziato la rapina alle forze dell’ordine. Invce l’indomani i cinque braccianti agricoli con la collaboratori dei loro datori di lavoro si sono presentati al commissariato di Pubblica Sicurezza ed hanno denunciato quello che avevano subito. Attraverso la ricostruzione dei rapinati gli agenti della squadra Mobile, coordinati dal Procuratore di Nicosia Fabio Scavone, riuscirono ad arrestare i due giovani rapinatori ed ora è arrivata la condanna.