Enna. Finalmente !! nuovo bando per l’assegnazione di alloggi popolari

Enna. Dopo circa un anno dall’ultimo incontro, l’assessore Di Gangi ha convocato i sindacati degli inquilini e le associazioni dei piccoli proprietari SUNIA (CGIL) SICET (CISL) e UNIAT(UIL), ASPPI e ANIA sul tanto atteso Bando di revisione per l’assegnazione degli alloggi di edilizia popolare Alla riunione erano presenti D’Alia Giovanna, Assennato Angelo, La Rosa Mario, Brunetto Vito e Irrera Donatella. L’assessore dopo aver ringraziato i sindacati per la loro presenza, dichiarando di aver sentito il dovere di convocarli, allo scopo di integrare e migliorare, eventualmente la bozza del nuovo bando, ha reso noto che l’amministrazione, di concerto con gli organismi preposti, ha avviato una fase di controllo per fare chiarezza sullo stato degli alloggi di proprietà del Comune, regolarizzando per circa l’80% la posizione degli assegnatari, ha illustrato il bando così come è stato concepito dall’amministrazione, dichiarando che nessuna commissione verrà costituita, a differenza dei comuni di Leonforte e Assoro, che si sono avvalsi di questo importante strumento di trasparenza e condivisione, essendo stata la norma che la prevedeva, abrogata da una legge della regione siciliana. Nel bando è stata tolta la riserva da assegnare alle forze dell’ordine avendo voluto privilegiare le fasce di cittadini meno abbienti. Ha ribadito che gli alloggi, per coloro che sono in già regola, sono sempre in vendita, nello specifico quelli della zona San Pietro e il complesso Tre Stelle. I Segretari provinciali D’Alia, Assennato e La Rosa hanno preso atto del lavoro svolto dall’amministrazione, sulla scia delle svariate sollecitazioni e incontri dei loro predecessori Luigi Scavuzzo (Sunia), Prospero Cardaci (Sicet) e La Rosa Mario (Uniat) con l’amministrazione, dichiarando che ancora molto c’è da fare, soprattutto, per quanto riguarda le politiche abitative sul territorio e il recupero di interi quartieri e il centro storico degradato, per il quale c’è uno stanziamento di 7 milioni di euro, che allo stato attuale i primi firmatari dei contratti di quartiere, SUNIA, SEICET e UNIAT, non hanno avuto nessun riscontro ne tantomeno i programmi di progettazione del recupero. Concludendo è stato chiesto, all’unisono, di provvedere alla riemissione del bando di concorso per il sussidio al canone di locazione per le famiglie bisognose