Si discute di possibili accordi territoriali per la riapertura del tribunale di Nicosia

Nicosia. Si discute di possibili accordi territoriali per ottenere la riapertura del tribunale di Nicosia con un circondario che abbracci una popolazione di almeno 101 mila abitanti. Mercoledì sera su questo tema, si è tenuta la riunione operativa organizzata dal Coordinamento unitario e dall’Anai. Presenti il sindaco di Mistretta, Iano Antoci, con le deleghe in rappresentanza degli altri comuni del Consorzio intercomunale della Valle del’Alesa (Santo Stefano di Camastra, Tusa, Pettineo, Caronia, Castel di Lucio e Motta d’Affermo), il sindaco di Capizzi, Giacomo Purrazzo, i presidenti dei consigli comunali di Cerami, Augusto Mongioj, di Troina Giachino, il presidente del Consiglio dell’Ordine di Nicosia Filippo Mingrino, gli avvocati Piergiacomo La Via e Pino Matarazzo per il Coordinamento Unitario, Salvatore Timpanaro presidente dell’Anai, il notaio Massimo Rizzo incaricato della stipula dell’atto costitutivo del Comitato per il Referendum. Assente il sindaco di Nicosia Sergio Malfitano, impegnato in consiglio comunale sulla discussione per il Bilancio di previsione che ha fatto pervenire un messaggio. Il sindaco di Mistretta ha chiarito definitivamente che l’adesione dei Comuni del Consorzio intercomunale della Valle dell’Alesa riguarda il progetto elaborato dal coordinamento unitario, votato dal consiglio intercomunale tenutosi a Mistretta il 19 luglio scorso ed ha comunicato che in settimana trasmetterà ufficialmente la delibera di adesione al progetto per la presentazione al ministero di Giustizia dalla deputata Maria Greco. La deputata, impegnata a Roma ha ribadito con un messaggio il suo impegno nelle sedi ministeriali a sostegno del tribunale di Nicosia. “Auspico che da questa iniziativa scaturiscano nuove proposte. Ovviamente – ha dichiarato il sindaco Malfitano – si deve tenere presente che come sindaco ho già presentato al ministero il progetto realizzato dal Movimento per la difesa dei territori, che personalmente condivido perché rispondente ai parametri imposti dalla legge di riordino della geografia giudiziaria e che è all’esame della Commissione di valutazione”.