Troina, giornata mondiale contro la violenza sulle donne

Troina. Per la giornata internazionale contro la violenza sulle donne, che si celebrerà lunedì, due associazioni culturali, Antonio Gramsci e Reesistenza, hanno pensato di proporre la visione del film “Ti do i miei occhi” della regista Iciar Bollain (Spagna, 2003). Il film, molto ben fatto, affronta il delicato tema della violenza fra le mura domestiche e si potrà vedere a Troina lunedì sera, alle 20.30, nel salone Paolo VI dell’ex convento delle suore Cappuccine di corso Vittorio Emanuele, con ingresso gratuito da via Pintaura. Il film inizia con le immagini di una giovane donna (Pilar), che nel cuore della notte, a Toledo, scappa da casa portandosi via il bambino perché non ne può più del marito violento Antonio), che di mestiere fa il commesso in un negozio di elettrodomestici. Trova rifugio dalla sorella (Ana), che non ha mai visto di buon occhio il cognato, e comincia una nuova vita lavorando come guida turistica in un museo. Pilar deve sopportare la madre che la critica per essere fuggita di casa e le ripete che il suo posto è accanto al marito. Antonio, che un tipo d’uomo insicuro, fragile ed infantile, non può vivere senza Pilar e tenta di conquistarne la fiducia, mostrandosi pentito e disponibile a cambiare. Per non perderla, si sottopone persino ad una terapia di gruppo, ma con scarso successo. La moglie lo mette alla prova e torna a vivere con il marito. Rinnovano la promessa, che fecero prima del matrimonio, di scambiarsi idealmente parti dei loro corpi (da qui il titolo del film). Ma è un generoso tentativo destinato al fallimento perché lui è manesco, maledettamente geloso, irritabile e facile agli accessi d’ira. Lei è una donna sensibile, di grande forza d’animo e molto più intelligente del marito. Dopo aver subito l’ennesimo atto di violenza, Pilar si rende conto che Antonio non cambierà mai e decide di lasciarlo definitivamente per vivere senza di lui. Il film è la storia disperata di un ménage coniugale infernale, di un uomo e di una donna che si amano, ma che non possono vivere insieme.
Silvano Privitera