Troina, il comune contro il gioco d’azzardo patologico

Troina. Oggi pomeriggio, alle ore 17, nell’aula magna dell’Iiss Ettore Majorana, via Aldo Moro, n. 147, l’associazione culturale Antonio Gramsci presenterà il libro “Non giocarti la vita” nel quale Vincenzo Sorce, presidente dell’associazione Casa Famiglia Rosetta di Caltanissetta, ha raccolto le testimonianze degli operatori della sua associazione impegnati nelle attività di prevenzione, diagnosi e trattamento del gioco d’azzardo patologico. Dal 2006 l’associazione nissena Casa famiglia Rosetta è impegnata nell’attuazione del progetto dal titolo “Alea: centro per la prevenzione e recupero per giocatori d’azzardo compulsivi, patologie correlate, e new addictions”, finanziato dalla Regione siciliana. Il gioco d’azzardo patologico è un fenomeno complesso determinato da fattori sociali e psicologici, che ha effetti devastanti sulla vita dei giocatori e sulle loro famiglie. Interferisce pesantemente sul lavoro e sulla società. Il gioco d’azzardo è la seconda causa dell’usura. Il manuale statistico-diagnostico riconosce il gioco d’azzardo patologico come una malattia e lo classifica tra i disturbi di controllo degli impulsi. Dell’esperienza maturata in questi 7 anni da Casa Rossetta nella prevenzione, diagnosi e trattamento del gioco d’azzardo, delle patologie correlate e delle nuove dipendenze (shopping, sesso, etc.) ne parleranno sabato prossimo a Troina: Rosario Cigna (sociologo, coordinatore del programma terapeutico residenziale per le dipendenze patologiche), Umberto Bosco (psicologo psicoterapeuta, responsabile del protocollo trattamento gioco d’azzardo patologico) e Giovanni Salotta (sociologo, consulente gioco d’azzardo patologico).
Silvano Privitera