Enna. C.C. Scillia: bilancio privilegia spese incarichi ed associazioni oltre i limiti, impedendo investimenti produttivi

Enna. L’approvazione del bilancio della città capolugo ha fatto scatenare le opposizioni, ieri il Consigliere Dario Cardaci dichiarava che trattasi del “più inutile di tutti i bilanci che la storia repubblicana della Città abbia visto”, ora anche il Consigliere Biagio Scillia interviene bacchettando anche una parte dei Consiglieri di opposizione, questa la dichiarazione:
“Non mi piace ammetterlo, ma quello che avevo preannunciato si è purtroppo puntualmente verificato. La mancanza di una chiara opposizione in consiglio è un dato di fatto, e alla resa dei conti nonostante le critiche sapientemente rilasciate sui giornali, molti consiglieri in aula hanno, con le loro scelte, avallato l’operato dell’amministrazione. Quale coerenza in chi, con una operazione machiavellica sostiene un bilancio che definire disastroso è eufemico, dopo avere espresso qualche giorno prima indignazione per l’aumento delle aliquote dei tributi locali o per lo sperpero di risorse fatto dal Sindaco. Sappiate infatti che appena tre giorni prima l’approvazione del bilancio su € 29.072.62,77 di spesa corrente vi erano ancora ben 8.786.695,47 di euro disponibili. Persino l’organo di revisione ha sottolineato nella propria relazione che su 1.573.828,57 di somme che non ci si aspettava di avere, ben 964.649,00 mila euro hanno finanziato spese non obbligatorie. Con questa somma di progetti virtuosi se ne sarebbero potuti realizzare. Solo per fare un esempio nessuna somma è stata prevista per l’istallazione di parcometri, per la realizzazione del canile, per solo uno dei progetti condivisi dalla collettività politica e cittadina, utili in termini sociali e produttivi in termini economici. Il danno del mancato sviluppo della nostra città quindi non va ricercato nel patto di stabilità ma nelle scelte di investimento che ha fatto l’amministrazione. Ed allora permettetemi di esprimere la mia vergogna non verso l’amministrazione, la cui modalità di gestione è ormai nota ai più ma, bensì, per una opposizione che pur sbraitando in quell’aula dove è maggioranza, di fatto camuffa il proprio appoggio con un voto di astensione e la banale scusa del bilancio arrivato a fine novembre. Sanno infatti i signori alla quinta legislatura che se non si è potuto finanziare nessun investimento produttivo è per il mancato avvio delle progettazioni necessarie e delle conseguenti gare d’appalto, la cui assenza ha impedito la possibilità di effettuare i pagamenti alle imprese aggiudicatarie pur in presenza della disponibilità economica e soprattutto spero che abbiano capito, che questo bilancio si andrà a ripercuotere sulla gestione amministrativa del 2014 senza possibilità di intervento. Quei consiglieri hanno permesso che passasse un bilancio la cui impostazione privilegia le spese per incarichi e associazioni oltre i limiti, impedendo gli investimenti produttivi da ora a fine legislatura. Come ha detto il consigliere Cardaci è passato un bilancio senza anima ma – aggiungerei – grazie a una opposizione con poca coscienza”.

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redazione-vivienna