Regalbuto; convegno su violenza sulle donne

“Non chiamatelo amore: femminicidio,stalking e violenza assistita”. E’ il tema della conferenza che si svolgerà il 10 dicembre prossimo alle ore 17,00 nell’aula consiliare del municipio di Regalbuto. Il tema vuole ricordare la violenza subita dalle donne che il 25 novembre scorso con la giornata internazionale per l’eliminizione della violenza sulle donne ha visto la partecipazione di milioni di persone che hanno voluto ricordare così un fatto che si ripete ogni tre giorni. Si perché ogni tre giorni una donna viene uccisa dal proprio marito, un fidanzato o un compagno o ex compagni di anni di vita, padri di figli cresciuti insieme? “Come si fa ad ammazzare una ragazza per un litigio?”, chiedeva il papà di Vanessa Scialfa, la giovane di Enna vittima a primavera, appena ventenne, del suo convivente. E c’è una seconda domanda che ci disorienta. Perché una donna — adulta, libera — al primo spintone, o anche alle prime parole selvagge, non allontana da sé per sempre l’uomo che la sta minacciando? Gli resta invece accanto, preferisce ripetersi «non sta succedendo a me» e prepararsi il giorno dopo a dire ai figli — poi ai colleghi, agli amici — che non è niente, che ha di nuovo sbattuto contro la porta. La violenza domestica pare che sia la prima causa di morte nel mondo per le donne tra i 16 e i 44 anni: più degli incidenti stradali e malattie. L’impegno civile, ricordato anche in occasione del 25 novembre scorso dal presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, deve servire per rompere il lungo silenzio rotto dalla consapevolezza del ruolo della donna nell’odierna società. Alla conferenza parteciperanno esperti , psicologi e rappresentanti dei movimenti antiviolenza tra questi Maria Grasso presidente dell’associazione “donne insieme” di Piazza Armerina.

Agostino Vitale