La mostra si svolge negli spazi espositivi, della Gelateria Artistica “Cuore di Panna” in via Vittorio Emanuele – Agira.
Questa volta Mariella è andata ben oltre l’immaginabile e ispirandosi all’opera di un grande scrittore – Shakespeare – in particolare ai “sonetti “ a lui attribuiti, ha fatto suoi il mistero e l’ambiguità letteraria che circonda tale opera.
Per meglio comprendere, in questo caso, anche l’opera di Mariella bisogna quindi in qualche modo conoscere la storia dei sonetti, da molti ritenuti mediocri e difficilmente attribuibili al grande genio, anche se spesso aiutati da traduzioni importanti quali quella tanto per citarne alcune di Ungaretti e di Montale.
Quindi per comprendere il lavoro che Mariella Bellarosa ha fatto legando il suo lavoro ai sonetti, dobbiamo darci almeno questa spiegazione:
Shakespeare era odiato e invidiato per il suo genio e le sue grandi capacità di narratore.
Pubblicare un libretto, dove appariva ignorante e gay, doveva screditarlo agli occhi dei suoi estimatori. Questo non è successo il genio è rimasto, la congiura è fallita, e anche se il malinteso, che attribuisce al grande scrittore modeste rime, continua a vivere, niente potrà mai oscurarne la grandezza.
Quindi, ecco che anche le opere di Bellarosa, si muovono e vivono in questo ambito angusto e spesso maldicente , svelano misteri e comunicano grandezza, segnano passaggi e interrompono pensieri che solo con attenta osservazione scoprono il mistero in loro racchiuso.
Ma in questo caso però, esprimono pienamente le capacità e il genio artistico della sua creatrice.