Pietraperzia: la fogna dell’ex viale dei Pini arriva in parlamento

Pietraperzia. Nel settembre scorso iniziavano gli scavi per riparare la fogna dell’ex viale dei Pini oggi Viale Unità D’Italia e fino ad oggi quello scavo non è stato ancora riparato con notevoli problemi sia per la circolazione stradale sia soprattutto per i possibili danni alla salute che possono derivare, soprattutto agli abitanti delle vicine abitazioni, dal fatto di respirare e stare a contatto con liquami di ogni tipo.
Nei primi tempi il Movimento 5 Stelle di Pietraperzia è rimasto in attesa, pensando che data l’evidente gravità della situazione l’Amministrazione Comunale, i Consiglieri Comunali e l’ufficiale sanitario se ne sarebbero subito interessati. “Avevamo la reale convinzione che questi soggetti avrebbero fatto la voce grossa con Acquaenna costringendola a rispettare i propri compiti (fra cui la manutenzione ordinaria e straordinaria delle condotte fognarie) e portandola a risolvere il problema nel più breve tempo possibile – fanno presente i “grillini” pietrini – Purtroppo però così non è stato e queste persone ci hanno dimostrato, se ancora ce ne era il bisogno, di non essere in grado di amministrare Pietraperzia. Nel mese di novembre il Movimento 5 Stelle di Pietraperzia si è mosso in prima persona con i pochi mezzi di cui dispone, realizzando un video denuncia su Facebook e segnalando la situazione ai deputati regionali e nazionali”.
Di pochi giorni fa la notizia che il problema della fogna del Viale Unità D’Italia è approdata in Senato con una interrogazione parlamentare, a firma dei senatori Catalfo Bertolotta Morra Campanella Crimi Donno, rivolta ai ministri dell’Ambiente, della Salute e dell’Interno con cui si evidenzia la possibilità di responsabilità in capo al Sindaco Emma nonché la necessità che i Ministri si attivino presso le amministrazioni competenti affinché “siano intraprese tutte le opportune iniziative per prevenire ogni possibile danno ambientale nel comune di Pietraperzia, e anche per individuare eventuali responsabilità della società Acquaenna per il mancato adempimento dei propri obblighi come gestore e manutentore delle infrastrutture fognarie”.