Tradisce ancora la San Sebastiano che anche contro l’ultima in classifica, il Raffadali, perde ed apre ufficialmente la crisi. Una prestazione davvero brutta quella della formazione giallonera che ha perso 3-2. e sbagliando tutto quello che c’era da sbagliare risultando a tratti anche goffa. A questo punto la panchina dell’allenatore Giovanni De Leo è molto più che traballante e solo il recupero di domani contro il Mazara lo sta salvando dall’esonero. Nei minuti successivi alla sconfitta c’è stato un vertice societario alla presenza dell’allenatore a cui è stato chiesto conto e ragione di questo brutto stop casalingo.
Le attenuanti dopo questa sconfitta sono finite, semmai serve fare mea culpa ed un’analisi perché quella vista domenica è una squadra troppo brutta per essere vera. Dalla catastrofe non si è salvato nessuno, una giornata storta che ha coinvolto anche chi solitamente è stato una colonna della squadra, vedi il difensore Armenio che non ne ha azzeccata una, ma anche Intagliata è stato evanescente in attacco prendendosi qualche fischio dai tifosi che iniziano ad essere più esigenti da lui.
La squadra per novanta minuti è sembrata in balìa dell’avversario che avrebbe potuto andare al di là del 3-2 fallendo azioni clamorose e meritando comunque i tre punti.
Se qualcosa potrebbe essere salvata sono i gol segnati da Mento per il momentaneo 1-1 e da Sollano nel 2-2. L’attenzione adesso è rivolta al recupero di domani al “Gaeta” contro il Mazara, una partita che cambierà il futuro, in un verso o in un altro; la società vuole dalla squadra e dall’allenatore una vittoria, solo così De Leo potrà salvare la panchina e la San Sebastiano dimostrare d’avere le carte in regola per salvarsi.
La società, intanto, subito dopo la fine del match ha dichiarato il silenzio stampa comunicato dal direttore generale Antonino Monterosso: “Dato il momento delicato preferiamo restare in silenzio in attesa di analizzare al meglio la situazione”.