La Uil contraria alla chiusura di 3 carceri in Sicilia, tra cui Nicosia

Lettera aperta al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e al Presidente della Regione Rosario Crocetta sulla chiusura delle carceri di Nicosia,Mistretta, Modica da parte del rappresentante della UIL regionale, Veneziano. Questa la nota stampa:
”…ORA BASTA!…Sulla Giustizia e sul Penitenziario in Sicilia non vogliamo che presunti e quanto mai improbabili risparmi di spesa possano pesare SOLO sulla testa dei lavoratori, perché se il Ministro Cancellieri facesse una ricognizioni in tutta l’Italia troverebbe le risorse umane per Dirigere questi istituti penitenziari che qualcuno sollecita di chiudere…”
Questa è stata la dichiarazione al vetriolo di Gioacchino Veneziano Coordinatore Regionale della UILPA PENITENZIARI in ordine al sollecito di una sigla sindacale autonoma minoritaria, che chiede di accelerare la dismissione dei penitenziari di Nicosia,Mistretta, e Modica,e dopo quello di Marsala, annunciando la trasmissione di una lettera aperta al Ministro della Giustizia Anna Maria Cancellieri e al Presidente della Regione Rosario Crocetta.
Scrive Veneziano: …“….dopo la chiusura del carcere di Marsala, si vuole passare a quelli di Mistretta, Nicosia, e Modica, è anche in queste strutture non esistono carenze igienico-sanitarie, né presunti risparmi, nell’ottica della spending review, perché tutti gli spostamenti inerenti l’attività giudiziaria e penitenziaria verrebbero allungati quindi è evidente che la vera finalità della soppressione di posti di lavoro in piccoli centri è quella di rimpinguare gli organici carenti in molti case circondariali, imponendo una mobilità forzata, che comporterà gravi penalizzazioni economiche e aggravi di spese solo per i lavoratori…”.
Inoltre continua il leader della UIL di categoria, …”…la chiusura delle carceri provocherà inoltre un peggioramento delle condizioni di vita dei detenuti, che andranno a sovraffollare le carceri siciliane già straripanti di oltre 3500 reclusi rispetto la capienza regolamentare, e mancano oltre 800 poliziotti penitenziari…”
“…Infine conclude Veneziano – in una regione come la Sicilia – “…ad alta densità mafiosa, in cui Forze dell’Ordine e Magistratura si spendono senza sosta portando a termine importanti operazioni, ma in cui ancora esistono pericolose sacche di illegalità e su cui pesa la presenza di latitanti eccellenti, la battaglia per la legalità e la sicurezza non può contemplare risparmi di sorta, e la chiusura di presidi di legalità quali sono le carceri costituiscono una prova inconfutabile della grave sconfitta dello Stato…”.