Premio della pace a un sacerdote nato a Calascibetta

Calascibetta.  Insignito del premio “Maria Regina della Pace 2013” a Ischia, nell’ambito di un incontro sull’immigrazione e l’integrazione tra i popoli, presente anche il ministro Cècile Kyenge. Stiamo parlando di don Pietro Burrascano, sacerdote monfortano nella comunità bergamasca di Caravaggio, nato a Calascibetta, laurea in Teologia. Impegnato attivamente a sostenere i valori della famiglia, padre Pietro dirige da un decennio la rivista “Famiglia in dialogo”, diffusa in tutta Italia, grazie alla quale ha creato una vera “rete” di pace soprattutto nelle famiglie più disagiate. A consegnargli il premio per la pace, il Console generale del regno del Marocco a Roma Mohamed Basri. Un musulmano che rende onore a un sacerdote cattolico, gesto significativo, segno importante di integrazione tra i due popoli e di dialogo tra l’Islam e la Chiesa Cattolica. “Io non merito nulla, servo il Signore e credo nella famiglia”, è stato il pensiero che don Pietro Burrascano ha consegnato alla stampa a seguito della premiazione. Un religioso molto conosciuto anche a Calascibetta, paese in cui è nato il 15 marzo del 1934, dove ritorna, immancabilmente, ogni anno in occasione dei festeggiamenti in onore della Madonna di Buonriposo (primo lunedì di settembre). Le sue omelie, piene di saggezza, sono un invito alla profonda riflessione. Ad essere richiamati costantemente all’attenzione dei fedeli sono soprattutto i valori della famiglia tradizionale. Don Burrascano ha detto, umilmente, di non meritare nessun premio, ma la scelta della Fondazione “Cenacoli di Maria Regina della Pace e delle Famiglie” vuole essere un preciso riconoscimento nei riguardi di un sacerdote impegnato, quotidianamente, a costruire “ponti” di pace nella nostra società messa a dura prova da una scristianizzazione che sembra non arrestarsi e dal dio denaro.
Francesco Librizzi