Il pg della Corte d’Appello si era dichiarato favorevole all’istanza, ma i giudici avrebbero deciso altrimenti per via della mancata collaborazione alle indagini dell’ex politico.
L’ex presidente della Regione Sicilia si trova ora nel carcere romano di Rebibbia.
I magistrati ritengono che Cuffaro, avendo avuto contatti stretti con esponenti dell’associazione mafiosa nel suo ruolo di politico, avrebbe ancora spazi di “svelamento della verità”. Ma da parte sua ci sarebbe, secondo loro, scarsa disponibilità a collaborare con la giustizia.