Sicilia: Lumia (PD), Su abolizione province è in gioco valore autonomia

“Sull’abolizione o meno delle province è in gioco la credibilità ed il valore dell’autonomia. Da una parte l’autonomia intesa come privilegio e conservazione dello status quo. Dall’altra l’idea di un’autonomia fattore di innovazione, che consente alla Sicilia di essere punta avanzata del cambiamento del Paese e non fanalino di coda. Il governo Crocetta è schierato con questa Sicilia del cambiamento, che è maggioritaria nella società e che deve diventare maggioranza anche in Assemblea”. Lo dice il senatore del Pd Giuseppe Lumia, commentando il voto dell’Ars che ha bocciato il ddl di proroga dei commissari delle Province.

“È evidente – aggiunge – che in Assemblea c’è una parte trasversale che non vuole cambiare. Non si tratta, infatti, di uno scontro tra governo e parlamento, tra maggioranza e opposizione, ma tra chi vuole innovare e chi vuole conservare. Una dinamica presente in tutti i partiti e gli schieramenti che va risolta a partire dall’abolizione delle province”.

“Questo voto – conclude Lumia – è paradossalmente utile perchè adesso bisogna uscire allo scoperto e ognuno, a viso aperto, deve dire se è favorevole o no all’abolizione delle province. Il resto sono solo pannicelli caldi, mediazioni al ribasso di chi vuole solo galleggiare e non si rende conto che la Sicilia o cambia radicalmente o è finita”.

Ars: Lavori rinviati a lunedì 30
L’Assemblea regionale siciliana nella seduta di sabato 28 dicembre 2013, presieduta dal Presidente Giovanni Ardizzone, ha discusso e bocciato a scrutinio segreto con 32 voti favorevoli, 33 contrari e nessun astenuto il disegno di legge “Norme transitorie in materia di proroga delle gestioni commissariali provinciali.”
Nel dibattito sono intervenuti gli onorevoli Ioppolo, Giovanni Greco, Milazzo, Formica, Lo Sciuto, Cordaro, Cimino, Dipasquale, Figuccia, D’Asero, Cappello, D’Agostino, Musumeci, Malafarina, Cracolici e il Presidente della Regione Crocetta.
L’Aula ha approvato l’ordine del giorno n. 156 “Promulgazione, con l’omissione delle parti impugnate, della delibera legislativa recante ‘Norme in materia di IRFIS – in Sicilia s.p.a.. Modifiche alla legge regionale 21 dicembre 1973, n. 50’” a firma degli onorevoli Di Mauro, Cordaro, Di Giacinto, Formica, Gucciardi e Firetto.
Il Presidente Ardizzone ha comunicato che, con nota pervenuta alla Presidenza dell’Assemblea il 27 dicembre 2013, l’onorevole Bandiera ha dichiarato, ai sensi dell’art. 23 del Regolamento interno, che intende appartenere al Gruppo parlamentare “Unione di centro-UDC”.
L’Aula è stata rinviata a lunedì 30 dicembre 2013, alle ore 12.00, con il seguente ordine del giorno:
I) Comunicazioni.
II) Discussione dei disegni di legge:
1) “Bilancio di previsione della Regione siciliana per l’anno finanziario 2014 e bilancio pluriennale per il triennio 2014-2016.”
2) “Disposizioni programmatiche e correttive per l’anno 2014. Legge di stabilità regionale.”
3) “Promozione della ricerca scientifica in ambito sanitario”. (Seguito)
4) “Disegno di legge voto da sottoporre al Parlamento della Repubblica, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, recante “Norme per l’apertura di una casa da gioco nei Comuni di Taormina e Palermo”. (Seguito)
5) “Schema di progetto di legge costituzionale da proporre al Parlamento della Repubblica ai sensi dell’articolo 41 ter, comma 2, dello Statuto, recante “Modifica dell’articolo 36 dello Statuto della Regione, in materia di entrate tributarie.”
6) “Modifiche alla legge regionale 20 aprile 1976, n. 35”.
7) “Norme per la tutela della salute e del territorio dai rischi derivanti dall’amianto”.
8)”Disposizioni in materia di pagamenti della Pubblica Amministrazione. Anticipazione finanziaria alla società Riscossione Sicilia”.

Onorevole Pietro Alongi (Ncd): «Sonora bocciatura per il presidente Crocetta e la sua maggioranza raffazzonata»
Per l’onorevole Pietro Alongi del Nuovo Centrodestra: «Questo è il prezzo che si paga quando c’è una maggioranza raffazzonata e non politica. Il presidente Rosario Crocetta probabilmente ha dimenticato che la politica è una scienza esatta. Continuando di questo passo, la Sicilia e i siciliani pagheranno un prezzo salatissimo».

Province. M5S: “Crocetta non ha più una maggioranza. Si torni al voto”
“Maggioranza allo sbando”, “Crocetta non ha più una maggioranza, si torni al voto”.
La seduta di oggi all’Ars, che rimette tutto in gioco, o quasi, sul versante Province, per il Movimento 5 Stelle è sostanzialmente una bocciatura del governo Crocetta.
“Mi sembra palese – afferma il capogruppo Giancarlo Cancelleri – che in Sicilia si debba tornare al più presto al voto. Crocetta non ha più una maggioranza e oggi ne abbiamo avuto la conferma. Togliendo noi, rimangono 19 voti alla maggioranza dopo il voto di oggi, un po’ scarsa come maggioranza. Anche l’opposizione ha poco da ridere perché abbiamo perso tempo in una situazione incredibile e siamo tornati al punto di partenza. Per noi le Province sono enti inutili e basta. A questo punto dobbiamo sperare in Roma per eliminare le Province”.
“La maggioranza è allo sbando. Il governo – dice il deputato Salvatore Siragusa – sulla questione Province è rimasto intrappolato dalla sua stessa maggioranza, in cui ha prevalso la volontà di continuare a gestire sacche di potere e di clientele che la riforma avrebbe spazzato via. Il Parlamento ha ora 45 giorni per fare la legge di riforma o di abrogazione”.
“Dopo la sessione di bilancio – afferma Francesco Cappello – si ritorni immediatamente in commissione, dove ci aspettano 300 emendamenti e un testo base. Se c’è la volontà politica, il tempo che abbiamo davanti è più che sufficiente”.