Leonfortese vittoriosa sul campo a San Cataldo

Doveva essere il migliore inizio del nuovo anno sul piano sportivo, e invece lo è stato solo sul piano del risultato e della classifica per la Leonfortese di mister Gaetano Mirto, aggredita prima e dopo la partita negli spogliatoi del campo della Sancataldese. Tutto tranne che sportivo il pomeriggio trascorso per giocare la diciassettesima giornata del campionato di Eccellenza A, tanto da far passare in secondo piano l’ennesima vittoria dei biancoverdi e il secondo posto in classifica che, alla luce della contemporanea sconfitta della capolista Kamarat, si proietta a meno uno dalla vetta. Una grande soddisfazione il giovane organico biancoverde, che però torna a casa con l’amaro in bocca per quanto avvenuto appena fuori dal campo. La prima aggressione fisica già all’arrivo della squadra al campo: Giovanni Caputa, classe 1993, colpito alla nuca da alcuni tesserati della Sancataldese, è stato colpito da malore e trasferito al pronto soccorso dell’ospedale Sant’Elia di Caltanissetta con l’ambulanza del 118. E così quello che sarebbe potuto essere un protagonista della partita è stato già annullato prima del match. La seconda aggressione, ancora più brutta e pericolosa, a conclusione della partita, con i tesserati della Leonfortese colpiti dai tesserati avversari e da alcuni sconosciuti che hanno fatto irruzione all’interno del terreno di gioco. Una caccia all’uomo di massa che è durata fino all’ingresso dello spogliatoio leonfortese. Tanto da uscire dallo stadio scortati dalle forze dell’ordine. “Scene mai viste – commenta il direttore generale Salvatore Addamo -. Tanti dei nostri giovani sono stati picchiati in modo increscioso. Il colpo sferrato a Caputa poteva avere conseguenze peggiori. Agiremo per vie legali su quanto abbiamo subito, ma non sarà certo questo a cancellare una domenica vergognosa per il calcio siciliano”. Lo stesso Caputa, che è rimasto in ospedale fino a domenica sera per accertamenti, racconta quanto avvenuto: “Sto bene adesso e questo è quello che conta – racconta -. Appena sono arrivato negli spogliatoi sono stato minacciato e colpito alle spalle da alcuni tesserati della Sancataldese. Mentre mi accasciavo c’era chi continuava a insultarmi. Mi è dispiaciuto non poter dare una mano a miei compagni in campo, ma sono comunque felice per il calore che tutti mi hanno trasmesso dopo la partita dedicandomi la vittoria”. Il referto medico di Caputa testimonia le contusioni riportate, ma fortunatamente il giocatore è rientrato a casa nella tarda serata di domenica.