Rifiuti. Spetterebbe al Comune di Piazza Armerina pagare gli stipendi dei 12 amministrativi ATO

Si è svolto giovedì pomeriggio a Palermo l’incontro tra i sindacati ed il direttore del Dipartimento Acque e Rifiuti Marco Lupo. Un vertice convocato appositamente per discutere del pagamento degli stipendi ai dei dipendenti dell’Ato di Enna e del loro destino occupazionale con la scomparta degli Ato e la nascita delle Srr. Presenti i segretari generali di Cgil Giovanni La Valle, Cisl Giuseppe Miccichè, Uil Filippo Manuella e Lara La Malfa, i commissari regionali dell’Ato Ennaeuno Eugenio Amato e la dottoressa Siino, i commissari liquidatori Sutera e Interlicchia. Per quanto riguarda il pagamento degli stipendi del mese di dicembre è emerso che ci sono 13 Comuni in ritardo con i versamenti dovuti sui quali l’Ato può poi pagare i salari. Dal direttore del dipartimento Lupo è stata profilata l’ipotesi che nel caso tali pagamenti dovessero ancora ritardare si procederà a prelevare le somme dovute da ciascun Comune direttamente dai trasferimenti della Regione.
In sostanza i Comuni morosi vedranno decurtati i fondi provenienti dalla Regione delle somme che spettano all’Ato. Con il direttore Lupo si è discusso delle linee guida dell’assessorato regionale all’Energia che comprende il Dipartimento che deve esaminare e valutare i Piani di gestione che verranno presentati dagli Aro formati all’interno delle Srr con la finalità di gestire sia come singoli sia come consorzi di Comuni tutto il servizio di igiene ambientale. In sostanza il punto riguarda la salvaguardia occupazionale dei lavoratori amministrativi che fino allo scadere della proroga per gli Ato sono dipendenti degli Ato e delle società partecipate. Allo scioglimento degli Ambiti territoriali questi sulla base dell’accordo di agosto devono transitare alle Srr. I sindacati a fronte della pianta organica che è stata predisposta dalla Srr di Enna e che prevede l’assorbimento solo di una parte degli amministrativi, chiede che tutti i 100 dipendenti passino alla Srr e che successivamente si distribuiranno sugli Aro, valutando eventuali esuberi che comunque ci saranno. La questione riguarda il personale amministrativo. Anche se lo spirito della Srr è superare gli sperperi che hanno determinato un aumento del costo del servizio a fronte, molto spesso, di un peggioramento dello stesso, il risparmio non si può realizzare creando nuovi disoccupati. Secondo l’accordo quadro di agosto, al quale lo stesso presidente della Regione Rosario Crocetta fa uno specifico riferimento nell’ordinanza di proroga degli Ato fino al 30 aprile, il personale amministrativo deve essere distribuito tra la Srr e gli Aro. Non ci saranno problemi per gli operatori ecologici grazie alla clausola di salvaguardia occupazionale che verrà inserita direttamente nei bandi di gara per la gestione del servizio.
Le imprese aggiudicatarie dovranno assumere i dipendenti dell’Ato che affiancheranno per i Comuni che li hanno in pianta organica, gli operatori ecologici comunali. Complessa invece la situazione degli amministrativi perché suddividere 100 persone tra Srr e Aro che sono formate da uno o più Comuni sarà difficile. In particolare si deve sciogliere il nodo per gli Aro formati da un solo Comune come nel caso di Nicosia. I Comuni non possono fare assunzioni e quindi in linea teorica non può essere assegnato alcun amministrativo che attualmente è dipendente dell’Ato. Al vertice era presente anche un rappresentate dell’Ato Caltanissetta di cui fa parte il Comune di Piazza Armerina che dovrebbe assorbire 12 amministrativi dell’Ato Enna, ma che ha spiegato che ad assolvere tutte le funzioni sono per loro 2 dipendenti. Spetterebbe pertanto al Comune di Piazza, pagare gli stipendi dei 12 amministrativi.