Enna. Assoconsumatori su gestione tariffe rifiuti: congrega politico affaristica, determinato sfascio, mai contrastata

inciucio“Sono ormai dieci anni che è stato costituito l’ATO EnnaEuno per la gestione dei rifiuti in provincia e sono dieci anni che L’Assoutenti prima e l’Assoconsumatori oggi continua con il suo delegato provinciale Pippo Bruno a difendere i cittadini vessati sempre più da un sistema che vuole far cassa con metodi più o meno legittimi. Ormai con la sentenza del CGA di Palermo n.48/09, ricorso attuato dall’Assoutenti, è conclamata la illegittima determinazione della tariffa da parte dell’ATO e lo stesso appello presentato in Cassazione dall’ATO ha ribadito, qualora ce ne fosse bisogno, della illecita costituzione societaria con privati e del successivo affidamento in house del servizio di raccolta nonostante i divieti legislativi ribaditi anche dalla giurisprudenza europea. Ancora oggi con atteggiamento per certi versi intimidatorio e sostanzialmente abusivo vengono riproposte le bollette TIA 2007 nonostante questa non sia mai stata applicata e nonostante questa non sia stata trattata da alcuni comuni. Le finanziarie del 2006 e successive indicano con chiarezza che nei comuni ove non sia mai stata attuata la TIA questa non può essere applicata con passaggio da TARSU a TIA anche per gli anni successivi. I Comuni, infatti, dal 2009 attuano la riscossione della TARSU non essendo questa mai stata revocata in favore della TIA. Purtroppo la congrega politico affaristica che ha determinato questo sfascio non è stata mai contrastata se non da associazioni di cittadini, c’è stato una acquiescenza generale che non permette ad alcuno di erigersi a paladino se non gli stessi cittadini che si sono rivolti alla Commissione Tributaria Provinciale per vedersi garantito un diritto alla legalità. L’Assoconsumatori ha sempre sottolineato la necessità del pagamento di un servizio ma non può certo accettare un pagamento in dissonanza con le leggi dello Stato e solo per far cassa con il bene placito delle maggioranze che da sempre hanno governato la provincia e con il silenzio assordante di chi doveva porsi a baluardo difensivo dei cittadini. Ancora oggi si ipotizzano interventi palliativi di sospensioni, si propongono tavoli tecnici valevoli solo a perdere tempo e favorire nei fatti l’ATO facendo trascorrere i 60 giorni per fare ricorso. Per sventare questo tentativo Assoconsumatori sta ipotizzando una denunzia specifica nei confronti di chi ha operato un abuso e una azione in difformità delle leggi e cerca di sensibilizzare i cittadini attraverso la realizzazione di una serie di incontri nelle varie realtà vedi Barrafranca, Centuripe, già effettuate, Nicosia lunedì, Pietraperzia martedì ed ancora prossimamente Piazza Armerina, Leonforte, Valguarnera e tutte quelle realtà piccole e grandi dove i cittadini vogliono difendersi”.

Comunicato stampa a cura Pippo Bruno, rappresentante provinciale di Assoconsumatori