A Scarantino fa eco il sindacalista dei Cobas, Luigi Bascetta: «In questi giorni stanno pervenendo, con la solita e cinica puntualità, migliaia di bollette relative alla Tia 2007. E’ un argomento tragico e drammatico per le tasche di migliaia e migliaia di famiglie ormai in rovina economica. Questi signori dell’igiene privatizzata ed esternalizzata sono convinti che i piazzesi e i cittadini della provincia di Enna siano degli sprovveduti. Noi del sindacato Cobas siamo stati sempre convinti che sulla spazzatura la mafia ha costruito un impero di potere e di denaro e che una intera classe politica dell’intero arco istituzionale si sia prestata e abbia favorito quanto di più disonesto e scorretto si potesse fare alle spalle dei cittadini onesti e, pertanto, diciamo no a questo taglieggiamento».
Il sindacalista rivolge un appello alla magistratura: «Invitiamo la Procura a indagare su questo atto che rasenta la soverchieria e che è pervaso di illegittimità e di abuso. Inoltre invitiamo tutti i cittadini a non pagare e non piegarsi alla “violenza” fiscale e tributaria delegata a dei privati. Un’intera cittadinanza è in subbuglio, confusa, allo sbaraglio senza un punto fermo giuridico e normativo che può venire solo e soltanto da un provvedimento amministrativo sindacale sotto la veste di un atto sospensivo, prima, e di annullamento, dopo, di tali bollette. Abbiamo bisogno che l’intero consesso comunale, si riunisca immediatamente e che provveda a discutere e a prendere una decisione su questa vicenda».
Marta Furnari