Il Contesto di riferimento è la città a Rete Madonie-Termini, 28 Comuni dell’Imerese (Bassa Valle del Torto) e delle alte e basse Madonie, nonché dall’Ente Parco, area con 135mila abitanti; 1.950 Kmq di superficie; 1/3 del patrimonio ecclesiale dell’intera Sicilia; oltre il 40% del patrimonio di biodiversità dell’intero bacino del Mediterraneo; un notevole patrimonio di eredità immateriali, di saperi e di tradizioni.
A quest’area si aggiungano i Comuni di Alia e Resuttano (che condividono il percorso di pianificazione turistica all’interno del Distretto Turistico di Cefalù e dei Parchi delle Madonie e di Himera), di Roccapalumba e Sperlinga (che condividono il piano di Sviluppo Rurale all’interno del GAL-ISC Madonie) e i 9 Comuni dell’area dei Nebrodi caratterizzati dalla continuità territoriale con la Città a Rete e con un’analoga presenza di risorse naturalistiche e culturali (Tusa, Pettineo, Motta d’Affermo, Santo Stefano di Camastra, Caronia, Castel di Lucio, Reitano, Mistretta e Capizzi).
Quarantuno Comuni appartenenti a quella che una volta era la Contea dei Ventimiglia che abbracciava parte della Valdemone, una proposta tiene conto di indicatori geografici, economici, storici e i limiti demografici previsti dalle proposte del Governo regionale (150 e 500mila abitanti).
L’esperienza dell’area delle Madonie – dal 2009 allargata all’area dell’Imerese e della Bassa Valle del Torto – si è distinta per avere promosso forme di gestione di servizi associati quali SUAP (sportello Unico Attività Produttive); Ufficio Unico di progettazione delle opere pubbliche; Ufficio Unico per gli Espropri; Polo Catastale; Centrale Unica di Committenza (di imminente attivazione). A questi si aggiungono le esperienze di programmazione territoriale concertata: Leader II; Patto Territoriale delle Madonie; PRUSST Cefalù-Madonie; PIT 31 “Reti Madonie”; Patto distrettuale Filiera Carne Bovina; Distretto Culturale del Paesaggio dei Miti e delle Narrazioni; PIST 22 Madonie-Termini; Distretto Turistico di Cefalù e dei Parchi delle Madonie e di Himera; Piano di Sviluppo Rurale “Madonie in rete per lo sviluppo del territorio rurale”; Gruppo di Azione Cositera “Golfo di Termini Imerese”; Convenzione PAES Madonie-Termini.
Sulla questione legata alla rappresentatività dentro i Liberi Consorzi i Comuni rimangono aperti al confronto (elezioni di secondo livello o altre ipotesi per evitare di tagliare totalmente fuori la cittadinanza dalle scelte legate ai propri territori).