Aidone. Comune condannato a pagare i buoni pasto ai dipendenti

buoni pastoAidone. Si è conclusa con la condanna del comune di Aidone, la causa intentata da nove dipendenti comunali per vedersi riconosciuto il diritto ad usufruire dei buoni pasto. I lavoratori svolgono il proprio servizio con un’articolazione dell’orario di lavoro settimanale strutturato in cinque giorni di cui due giorni con orario spezzato e rientro pomeridiano: dalle 8 alle 14 e dalle 15.30 alle 18.30. I ricorrenti, nel ricorso presentato, adducevano che le modalità di svolgimento della prestazione lavorativa secondo il sistema di rientri pomeridiani fondavano il diritto all’attribuzione dei buoni pasto previsti dalla contrattazione in alternativa all’istituzione e fruizione del servizio mensa. Adivano il Tribunale di Enna per sentire dichiarato il loro diritto al risarcimento del danno subìto in conseguenza della mancata attivazione del servizio mensa e della mancata corresponsione dei buoni pasto. Il Tribunale di Enna, nella persona del giudice Francesca Daniela Balsamo, ritenendo inadempiente il comune di Aidone all’obbligo previsto dalla contrattazione collettiva, ha accolto il ricorso dei dipendenti, assistiti dagli avvocati Nino e Giusy Anzalone. Ha condannato il comune di Aidone a risarcire i ricorrenti dei danni subiti per la mancata attribuzione dei buoni pasti, quantificati in € 7,00 per ogni buono-pasto, per il periodo da marzo 2001 a dicembre 2010, e nella misura da ciascuno richiesta e determinata nei termini di cui ai propri ricorsi, oltre agli interessi legali e al pagamento delle spese della lite. Questo il commento dei difensori:”Finalmente è stato riconosciuto il diritto di dipendenti, continuamente negato dalle varie amministrazioni che si sono susseguite nel tempo”. La sentenza emessa dal giudice di Enna -sezione Lavoro- crea sicuramente un precedente nella giurisprudenza di questo Tribunale.
Angela Rita Palermo