«La contrada Santa Croce – premette – risulta essere abitata da diversi cani randagi, molti sono aggressivi e pericolosi, ed alcuni abitanti hanno subito delle aggressioni con rischio della propria incolumità fisica». Paternicò che ha già segnalato quanto accade alle autorità preposte ci racconta: «Recentemente un mio coinquilino è stato aggredito da un grosso cane all’interno del terreno riservato ai condomini, ma abitato da giorni da tre cani non padronali, una ha partorito all’interno del giardino. Sono stati chiamati i vigili urbani i quali hanno constatato quando è accaduto. Pensavo che nell’immediato e nei giorni successivi si sarebbe provveduto al servizio predisposto dal Comune per ricoverare questi cani nella struttura convenzionata. Lunedì sono stato al Comando e l’unica persona presente mi ha riferito che dovevo parlare con l’ufficiale di turno che risultava essere in servizio fuori dall’immobile. Verso le 19 ho chiamato al telefono della Sala delle Luci e mi ha risposto il sindaco Miroddi a cui ho esposto l’accaduto. Mi ha rassicurato che si sarebbe attivato con urgenza alla risoluzione del rischio a cui i nostri concittadini sono esposti».
Paternicò rileva: «A tutt’oggi non ho visto nessun intervento da parte di chi ha competenza in merito alla problematica. Spero che le mie dichiarazioni servano ad accelerare e a predisporre gli atti per il servizio di accalappiacani. Sicuramente diranno che non vi sono le somme sufficienti in bilancio, mi permetto di evidenziare che nel caso in cui non dovessero esserci sono somme sufficienti nell’apposito capitolo di bilancio, il sindaco attraverso il fondo di riserva può intervenire con apposita ordinanza o determina sindacale, trattasi di atto urgente, perché è a rischio la salute dei cittadini. Pur non avendo ancora approvato il bilancio in dodicesimi le somme possono essere impegnate e spese».
Mar. fur.