“Sarebbe stato preferibile non dovere giungere al rinvio di sei mesi per questioni importanti rimaste in sospeso, ma il testo sulle province, sul quale manca solo il voto finale dell’Ars, è comunque un buon passo avanti”: lo dice Michele Pagliaro, segretario generale della Cgil Sicilia. Pagliaro sottolinea che “sono primi importanti risultati il taglio dei costi del personale politico , l’innalzamento a 180 mila unità della soglia minima di abitanti per l’istituzione dei liberi consorzi e il fatto che si parta per le città metropolitane da perimetri certi”. Il segretario della Cgil sottolinea che “l’eccessiva proliferazione dei consorzi avrebbe annullato i possibili effetti positivi della riforma in termini di economie di scala e di risparmi. Altra questione importante- aggiunge Pagliaro- è che si apre la strada alla sburocratizzazione della regione, col passaggio a queste nuove strutture di servizi e competenze”. Pagliaro sottolinea che “sarà importante che il governo della Regione predisponga in questi sei mesi un piano di redistribuzione delle risorse (tributarie, comunitarie, regionali) affinchè non si creino dualismi nelle aree interessate. Va inoltre creata – dice ancora- un’apposita struttura di supporto per gli amministratori che saranno chiamati a svolgere i nuovi compiti affinchè, questo importante riassetto degli enti locali si incanali nei giusti binari”. Da parte nostra- conclude- proseguirà nei prossimi mesi l’iniziativa affinchè gli aspetti in sospeso vengano definiti nel migliore dei modi, per quanto riguarda il personale nella garanzia occupazionale e dei diritti, e ci sia davvero la svolta epocale che auspichiamo”.