La deputata nazionale originaria di Agira ricorda che “in caso di morte cardiaca improvvisa, il tempo limite per il ripristino del regolare battito cardiaco della vittima è ridotto a pochi minuti. Ma senza un defibrillatore disponibile, anche i soli venti minuti per l’atterraggio risultano troppi e dunque fatali. Da qui la necessità di dotare gli aerei di apparecchi DAE attrezzando all’uso tutto il personale di volo: l’adozione del defibrillatore è un decisivo mezzo per salvare vite umane che non può essere lasciato alla discrezionalità delle compagnie aeree”.
Se la proposta dell’on. Greco dovesse divenire legge, entro sei mesi dalla data di entrata in vigore tutte le società di navigazione aerea sarebbero chiamate a istituire un servizio di assistenza sanitaria (assicurando la presenza di un medico e di un infermiere altamente specializzato) e a dotarsi di defibrillatori a bordo.
Il prezioso strumento salvavita è già obbligatorio sui campi sportivi da quando, circa un anno fa, l’allora Ministro alla Salute, Balduzzi, di concerto con il Ministro dello Sport, Gnudi, aveva sottoscritto il decreto ministeriale di disciplina della certificazione dell’attività sportiva contenente le linee guida sulla dotazione e l’utilizzo dei defibrillatori.
In arrivo i defibrillatori sugli aerei di linea italiani (08/11/2000)
Una importante novità si introduce a bordo degli aeromobili italiani di linea: il Ministero della Sanità ha approvato ed autorizzato la dotazione di defibrillatori semiautomatici. Considerando che questi apparecchi sono l’unica possibilità di affrontare con sicurezza una situazione di emergenza legata ad attacco cardiaco, da oggi volare da un capo all’altro del mondo sarà ancora più sicuro.
L’approvazione citata rappresenta un importante traguardo soprattutto in considerazione delle stime che parlano di duecento decessi annui causati da attacco cardiaco sui voli di tutto il mondo: garantire assistenza qualificata ad un infartuato che si trova a bordo di un aereo non è certo cosa semplice, nonostante il personale di bordo sia adeguatamente istruito, tramite corsi di addestramento di primo soccorso, ad intervenire nei casi di emergenza.
I defibrillatori semiautomatici vanno così ad aggiungersi a tutto il materiale di pronto soccorso presente sugli aeromobili; il suo utilizzo sarà autorizzato solo ai capi-cabina in possesso del “Basic Life Support Defibrillation”, certificato rilasciato solo in seguito alla partecipazione ad appositi corsi supervisionati da personale medico esperto; in assenza di un medico di bordo, l’utilizzo dell’apparecchio dovrà comunque avvenire sotto il controllo e la responsabilità di un cardiologo del centro medico a cui la compagnia aerea fa riferimento.
Il Ministero della Sanità auspica serietà e collaborazione tra equipaggio di bordo e personale di terra coinvolto nell’operazione, a dimostrazione dell’insidacabile utilità di questa nuova disposizione.