A Valguarnera è emergenza sociale chiesto un finanziamento alla Regione per i disabili

anziana povera rovista cassa  ortaggi (foto Caltagirone)Valguarnera. Disoccupati, precari e disabili con gravi handicap sulla soglia della fame. Gente che bussa giornalmente alla porta del sindaco in cerca di un sussidio per cercare di sfamare loro e le relative famiglie. E’ questo il quadro che si registra ogni giorno al Comune ove è piena emergenza sociale. Il sindaco Leanza protesta con il Governo centrale e la Regione per questa grave situazione, Valguarnera e gli altri paesi della Provincia sono al collasso economico, la gran parte paesi di frontiera del malessere. I fatti di Leonforte con il disoccupato che si è dato fuoco sui tetti del Comune lo dimostrano ampiamente. “Lo Stato e la Regione –afferma il sindaco Leanza- continuano a diminuire i trasferimenti ai Comuni e diventa sempre più difficile intervenire nel sociale e verso le fasci più deboli. I recenti provvedimenti del governo nazionale prevedono somme per chi ha già un reddito e non si riesce a prevedere niente invece per chi non ha redditi, giovani disoccupati, poveri, chi ha perso il lavoro e chi non lo ha mai avuto. E’ necessario porre attenzione verso le emergenze sociali per evitare la disperazione della gente. Ho inviato al Consiglio Comunale –continua- la proposta di costituire un fondo di solidarietà finanziato da risorse di bilancio, da privati e anche da eventuali contributi versati dagli amministratori e da gettoni di presenza dei consiglieri comunali. Vedremo come si può incidere”. Intanto la Giunta, sfruttando una legge regionale, ha richiesto alla Regione siciliana un contributo di 30 mila euro per progetti di assistenza ai disabili. Lo scopo è quello di prendere in carico non solo il disabile ma l’intera problematica familiare, con la creazione di un gruppo di operatori e servizi domiciliari in grado di migliorare la qualità della vita dello stesso e della sua famiglia. Non solo, ma anche sostenere la famiglia nel proprio compito assistenziale e prevenire la situazione di emarginazione. Per tutto ciò il Comune ha individuato 4 figure professionali di cui 2 assistenti domiciliari qualificati che dovrebbero agire per 4 ore giornaliere e 2 animatori socio- culturali sempre per 4 ore al giorno. Le prestazioni saranno coordinate dal Servizio sociale collaborati dai servizi territoriali dell’Asp. La gestione sarà affidata ad un Ente terzo privato mediante apposita selezione. E’ ammessa la presenza di personale volontario a supporto del servizio.

News e foto di Rino Caltagirone