Cercò di vendere un immobile non suo, armerino condannato per truffa

toto vendita fontana di treviGiuseppe L.M., di Piazza Armerina, 46 anni, è stato condannato a 6 mesi di reclusione e a 51 euro di multa, pagamento spese processuali con pena sospesa perché ritenuto responsabile di truffa. Infatti lo stesso avrebbe venduto un immobile per uso commerciale con annesso garage a Piazza Armerina. Il problema è che L.M. non era il proprietario di quell’immobile né la società a responsabilità limitata di cui era rappresentante legale. L’acquirente, rendendosi conto che si trattava di una truffa lo ha denunciato, difeso dall’avvocato Marco Di Dio Datola, e si è costituito parte civile. La condanna è stata inflitta dal giudice monocratico Giovanni Milano. L.M. con il suo cliente aveva fatto capire che la sua società era proprietaria di un locale adibito per il commercio di circa 40 metri quadrati con annesso garage, andando a stipulare un contratto preliminare di vendita, nel dicembre del 2004, ricevendo 8 mila euro a titolo di acconto. Non arrivando alla conclusione della vendita l’interessato diede l’ incarico a un tecnico, che ebbe a scoprire che L.M. ne la sua società erano i proprietari dell’immobile per cui fu presentata denuncia. Il giudice Giovanni Milano ha condannato Giuseppe L.M. a sei mesi di reclusione, a risarcire i danni alla parte civile, che saranno quantificati in separata sede; oltre a rifondere le spese di costituzione a giudizio. Sarà un giudice civile a stabilire l’entità del danno ed il relativo pagamento.

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redazione-vivienna