“Dopo più di un ventennio di precariato di questi lavoratori e in un momento difficile sotto il profilo di una forte crisi economica finanziaria che vede sempre più a rischio la perdita del lavoro a tutti i livelli e proprio in questa grande difficoltà che la CISL FP e i Sindaci attraverso il protocollo d’intesa assumono un impegno ad avviare il processo di stabilizzazione, diventano ingenerosi gli attacchi a chi consci della problematica vuole incominciare a fare quanto possibile. Per amor di chiarezza e verità, l’iniziativa della Cisl e della Cisl Fp in merito alla stabilizzazione dei precari , con la proposta alle amministrazioni comunali di un “protocollo” specifico, scaturisce dall’esigenza di individuare uno strumento per creare nuovi spazi di lavoro per i precari, per razionalizzare i costi, ristrutturare la spesa e riqualificare i servizi negli EE.LL. Ciò denota da parte della C.G.I.L. e della U.I.L. la non conoscenza del protocollo che i Sindaci stano firmando in quanto al punto dodici del documento viene richiesto il tavolo negoziale fra i Sindacati.
Si legge dal documento di stampa che viene citata la Legge Regionale n°5 del 28 gennaio 2014, viene da chiedersi cosa hanno fatto le nostre consorelle dal 28 gennaio ad oggi ? tranne l’art. apparso sulla stampa del 02 aprile?
I rappresentanti della Fp Cgil e Uil Fpl , dovrebbero invece interrogarsi, su come stanno operando in concreto, per proporre e dare una mano alla risoluzione del problema.
Invitiamo le nostre consorelle a fare proprio il documento che stiamo sottoscrivendo con grande responsabilità con i Sindaci al fine di aiutare il processo di stabilizzazione.
Ai Sindaci diciamo, che le iniziative, intraprese o da intraprendere, debbono avere l’obiettivo primario di salvaguardare i livelli occupazionali e di individuare il confronto, con tutti i soggetti interessati, quale strumento strategico di partecipazione, al fine di raggiungere accordi finalizzati a determinare condizioni, modalità e percorsi per addivenire alla stabilizzazione di tutto il personale precario.
Non abbiamo tempo per rincorrere farneticazioni mentali e lasciamo agli altri il tempo per farle”.
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