“La posizione del Sindacato non è la semplice difesa dei lavoratori del Penitenziario (che verranno penalizzati con l’allontanamento e il conseguente impoverimento delle risorse economiche personali, dovendo affrontare spese per il pendolarismo) – continua l’esponente sindacale – è la difesa di un territorio depredato da servizi e presidi. Non accettiamo che un Istituto efficiente, lasciato prima senza adeguati fondi per una seria ristrutturazione, anche di fronte alla disponibilità dell’Amministrazione Comunale, poi posto all’attenzione per essere soppresso perché inadeguato (come dire oltre al danno la beffa), oggi per coprire inefficienze, che comunque non verranno risolte, si passa alla chiusura di tre importanti presidi di sicurezza della Sicilia, essendo ben altre le inefficienze esistenti nel mondo penitenziario, che si continuano ad eludere e nascondere alla pubblica opinione, che verranno aggravate con l’apertura di nuovi elefantiaci padiglioni”.
Conclude Giuseppe Trapani: già a partire dall’inizio della prossima settimana: cortei cittadini, assemblee pubbliche e un sit in permanente nelle adiacenze di piazza S. Francesco, unitamente a tutte le forze sociali che vorranno unirsi.