Enna. Graziella Licata, affetta da sclerosi multipla si è laureata

licata graziellaUna corona di alloro in testa, un mazzo di gladioli e rose rosse nella braccia, un sorriso di soddisfazione a sancire che la sua vittoria l’aveva conquistata. Grabriella Licata, 39 anni, si è laureata presso l’Università di Palermo in “Scienze dell’Amministrazione. Trentanove anni, una volontà di ferro, tanta voglia di crearsi un futuro, anche se a 23 anni, è stata colpita da sclerosi multipla che l’ha condizionato in tutte le sue attività. “Non ho mollato, ho voluto studiare, mi sono impegnata al di là delle mie possibilità, ma alla fine ci sono riuscita a superare questo ostacolo che non era tanto facile visto che la malattia mi ha condizionato anche nel linguaggio”. Per raggiungere questo ambito traguardo Grabriella Licata negli ultimi due anni ha dovuto sopportare i continui viaggi a Palermo per frequentare l’Università. I primi anni li ha frequentati alla Kore, quando c’era la collaborazione con l’Università di Palermo, poi la facoltà si è trasferita a Palermo, e Gabriella ha dovuto viaggiare. Un ruolo importante lo ha recitato sicuramente la madre, che ha aiutato molto la figlia, e Pasquale Di Serio, un giovane laureato ennese, che ha capito il dramma della ragazza, le sue difficoltà e l’ha accompagnata in macchina per frequentare e sostenere gli esami. “E’ stata una grande impresa –ha detto la madre – ma alla fine la voglia di mia figlia Gabriella ha prevalso”. La sclerosi multipla le aveva condizionato anche il linguaggio ed allora la famiglia si è rivolta al dottor Francesco Veroux del Policlinico di Catania, che l’ha operata alla giugulare, ha liberato le vene, ha lavorato sul muscolo del collo e Gabriella è migliorata nel linguaggio in maniera notevole. Questo è un dato importante, significativo perché ha consentito alla ragazza di potersi esprimere liberamente, a relazionare sulla tesi di laurea: il voto 87/110 non è un grande voto, ma molto è dipeso dalle tante difficoltà affrontate, non sempre tutto filava liscio ed allora c’era da avere pazienza. Gabriella è costretta a stare nella sedia a rotelle, la circolazione nella gambe non avviene con sufficienza, è costretta a stare seduta. Frequenta uno studio di fisioterapia, tenuta da Pastorelli, conosciuto nel mondo dello sport, e le seduta terapiche portano molto refrigerio ai suoi muscoli, frequenta anche il Centro regionale di riabilitazione che si trova in contrada Mugavero. “Superata una montagna, ora davanti ce ne è un’altra più difficile da scalare – dichiara Gabriella – bisogna incominciare a lavorare per aiutarmi e per aiutare la mia famiglia, che ha fatto tanti sacrifici, per arrivare sino a questo punto. Mi sono iscritta nelle liste speciali del Centro per l’impiego ed essendo tra le categorie privilegiate forse potrei arrivare a trovare un lavoro, ma dati i tempi che corrono per il lavoro appare veramente difficile, molto difficile raggiungere questo traguardo. Ma io continuo a sperare. Sarebbe anche giusto che riesca ad ottenere qualcosa in questa vita”.