Il sequestro odierno, disposto dal G.I.P. presso il Tribunale di Enna su richiesta della locale Procura della Repubblica, ha riguardato 3 immobili ubicati nel Comune di Mussomeli (CL), un’autovettura, nonché liquidità monetarie depositate su conti correnti bancari nella disponibilità dell’amministratore, accusato di evasione e frode fiscale.
Il provvedimento giudiziario corona un’intensa ed approfondita attività ispettivo-tributaria (conclusasi nei mesi scorsi), al termine della quale, i verificatori, attraverso un attento esame della movimentazione di denaro in entrata ed in uscita dal conto “cassa” ed una minuziosa analisi dell’effettività e congruità dei rapporti economici intercorsi con clienti e fornitori, hanno ricostruito il reale volume e giro di affari conseguito dall’azienda controllata.
Dagli accertamenti eseguiti è emerso, inoltre, che l’amministratore, al fine di sottrarsi al pagamento delle imposte dovute, ha anche omesso di presentare le previste dichiarazioni fiscali per l’anno d’imposta 2011, risultando così “evasore totale”.
L’istituto del sequestro preventivo per equivalente è stato introdotto nel nostro ordinamento per la prima volta nel 2000 ed esteso ai reati fiscali nel 2007. La norma consente adesso, anche per le più gravi violazioni fiscali, la possibilità di adottare, prima ancora della definizione del procedimento penale, una misura preventiva diretta a cautelare il concreto recupero delle imposte evase.