Barrafranca: truffa di 500mila € 13 lavoratori dei cantiere di servizio risultavano contemporaneamente operai forestali. Denunciati 6 dirigenti e impiegati comunali

cantieri di serviziGli accertamenti, condotti dagli uomini della Tenenza di Piazza Armerina, hanno riguardato i “cantieri di servizio”, istituiti con legge regionale e gestiti direttamente dal Comune di Barrafranca a favore dei destinatari della sperimentazione del reddito minimo di inserimento.

L’indagine ha passato al setaccio 6 anni di gestione (dal 2007 al 2012), caratterizzati da gravi omissioni da parte di chi aveva l’obbligo di controllare il regolare svolgimento del progetto e da diffusi comportamenti fraudolenti dei beneficiari della particolare indennità.

Molti dei “dei finti poveri”, per accedere ai cantieri di servizio, hanno presentato false dichiarazioni, attestando di non possedere redditi superiori alla cosiddetta “soglia di povertà” ovvero di non essere titolari di patrimonio immobiliare oltre all’abitazione principale.

L’aspetto più curioso che l’indagine ha fatto emergere è la contemporaneità, secondo le discutibili attestazioni dei fogli di presenza, dei lavoratori sia nei “Cantieri di Servizio”, sia presso l’Azienda Foreste Demaniali della Regione Siciliana – Ufficio Provinciale di Enna. La contestualità posta in luce dagli accertamenti, era connotata dal fatto che tali soggetti, in determinati periodi, nello stesso giorno e nello stesso orario, risultavano presenti in due diversi cantieri di lavoro, uno gestito dal comune di Barrafranca e, l’altro, dal demanio forestale.

L’imbroglio è stato reso possibile dalla circostanza che l’assunzione nei cantieri di servizio è solo una forma di sostegno al reddito e non costituisce un vero e proprio rapporto di lavoro, per cui durante lo svolgimento del cantiere la persona inserita nel progetto mantiene lo stato di disoccupazione e, comunque non matura alcun trattamento previdenziale e l’INPS non viene informata della posizione assunta dal lavoratore.

Ovviamente non si è trattato di un fenomeno di “bilocazione”, perché dai controlli documentali e dalle informazioni assunte presso le amministrazioni interessate, le presenze effettive sono da ricondursi all’attività prestata presso l’azienda forestale.

La somma indebitamente percepita ammonta a circa 300.000 euro, mentre ad ulteriori 200.000 euro assomma il danno patito dall’INPS. Sovente, infatti, gli operari forestali, simulando fantomatiche malattie, hanno percepito l’indennità di malattia mentre in realtà erano impegnati nei cantieri di servizio.

Tutti i presunti responsabili sono stati segnalati alla Procura della Repubblica di Enna per rispondere delle ipotesi delittuose di truffa aggravata e falso.