Sul risultato finale non c’erano dubbi, anche se le attenzioni si sono soffermate su alcuni “no” perchè se quelli di Forza Italia e Nuovo Centro Destra erano scontati, un po’ di chiacchiericcio l’hanno portato il voto di sei deputati del Pd, Maria Amato, Giuseppe Fioroni, Tommaso Ginoble, Gero Grassi, Maria Tindara Gullo e, appunto, Maria Greco. La parlamentare democratica di Agira ha motivato la sua scelta come una forma di garanzia per il collega, il cosiddetto “fumus persecutionis”.
«Ho creduto che non ci fossero i presupposti per la custodia in carcere che – osserva Greco – resta una decisione molto dura». Per la deputata di Agira il sì all’arresto di Genovese non toglie la necessità di intervenire sulla normativa «perché sono convinta che vada riformata. Una tale difficile e delicata decisione va presa da un soggetto terzo rispetto alla Camera di appartenenza dove, magari, può esserci un’influenza nel voto per diversi motivi».