Nicosia. E’ uno dei consiglieri comunali e amministratori “storici”, presente in consiglio da quasi 2 decenni, ma domani Luigi Bonelli rassegnerà le sue dimissioni dalla carica. Una decisione che non nasce sul momento ma che Bonelli eletto nella lista di primavera democratica che ha poi adeitio al Megafono, medita da tempo e che ha avuto modo di ponderare e valutare.
«La mia visione del consiglio comunale – dice Bonelli – è diversa dalla realtà nella quale mi ritrovo. Non posso accettare di stare su uno scranno a non concludere nulla di costruttivo o utile per i cittadini». Bonelli spiega che il consiglio attuale non esercita alcuno dei ruoli istituzionali dei quali è investito. «Non si esercita il controllo sull’amministrazione – dice – che è il precipuo elemento di questo organo e non si esercita quello di programmazione economica e finanziaria. Lo scorso anno abbiamo approvato il bilancio il 24 dicembre e questo la dice lunga sulla programmazione di interventi, contributi, investimenti che abbiano svolto. L’elemento che però mi ha definitivamente spinto a rassegnare le dimissioni è l’isolamento al quale la città è condannata, senza che il consiglio comunale reagisca, con atti di indirizzo al sindaco ed alla giunta. Il mio grande è vedere che nulla si è fatto e nulla è all’orizzonte per l’adesione ai consorzi di Comuni. Nicosia doveva e poteva avere un ruolo di riferimento invece ci aggregheremo con chi ci accetta. Abbiamo perso un treno che non ripasserà, in un momento di disastro economico, per mantenere un ruolo che offra prospettive di sviluppo. Sono amareggiato per il tempo sprecato in facezie e diatribe personali condotte con caparbietà mentre i cittadini stanno soccombendo. Continuerò a fare politica, ma quella vera, nella speranza che il mio gesto spinga ad un azzeramento di amministrazione e consiglio».