E un approfondimento, come detto, riguarda anche i titoli di Muscarnera. Un fatto confermato dall’assessorato regionale alla Sanità. Che sta verificando la pratica proprio in queste ore, alla presenza del presidente della Regione Rosario Crocetta.
Stasera, insomma, molto probabilmente il governo si troverà costretto a nominare non più uno, ma due nuovi manager. Una scelta che si tinge di giallo. A sganciare la “bomba” sulle prossime nomine è addirittura il presidente della Commissione Salute all’Ars Pippo Digiacomo. Che non va tanto per il sottile. “In base a una indagine portata avanti dal sottoscritto – dice – almeno la metà dei 76 manager selezionati dalla commissione di esperti dell’assessorato, non potevano essere nominati per motivi di ‘inconferibilità’”. Casi dei quali – stando al racconto di Digiacomo – non si sarebbe accorta la commissione di esperti. “Ma per alcuni di questi nomi – aggiunge Digiacomo – la inconferibilità era evidente. In alcuni casi si trattava di europarlamentari che, stando al decreto Monti, non avrebbero potuto ricoprire il ruolo di direttore generale per i prossimi due anni. Ma non solo”. Secondo Digiacomo, che si guarda bene dal fare nomi, le cause di inconferibilità di almeno 40 sui 76 aspiranti manager, erano diverse: “Si andava dal mancato possesso dei titoli – dice – fino, persino a indagini in corso per reati che hanno a che vedere con la pubblica amministrazione. Non posso quindi che confermare i tanti dubbi, già espressi in passato, sull’operato della commissione. Ferma restando la convinzione sulla buona fede dei commissari”.
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