Di recente, peraltro, ai due atti, è seguita anche una terza denuncia di irregolarità in merito ai turni di radiologia del mese di maggio scorso, per i turni di pronta disponibilità, assicurati da soli due dirigenti medici, in totale violazione di legge e di contratto, visto che, i due soli medici si trovano a svolgere 8 turni a testa in soli 14 giorni rispetto ai 10 mensili a testa, peraltro avendo già espletato tutti i turni previsti contrattualmente nei primi 17 giorni del mese di maggio per un totale di 18 turni a testa. Ciò che emerge dagli atti presentati, è la richiesta di tutela a livello europeo e contro l’Italia in quanto Stato membro dell’Ue, per la violazione del diritto dell’unione stessa sugli orari di lavoro.
«Finalmente qualcosa sembra muoversi – commenta l’avv. Giuseppe Agozzino – dato che ad oggi l’unica istituzione che non ha risposto è proprio l’assessorato regionale alla Salute. Nelle denunce alla Commissione europea, Fials e Fesmed sollevano la questione di fondo che è quella di garantire ai cittadini adeguati livelli di assistenza, ed una accesso effettivo al servizio sanitario pubblico, dato che le prestazioni mediche debbono essere svolte in modo da non provocare danni alle persone a causa della condizione di stress psicofisico al quale sono sottoposti i medici».
Il ministero della Salute adesso risponde ai sindacati trasmettendo la nota che è stata inviata all’assessorato regionale, nella quale si chiede di valutare le iniziative per risolvere le problematiche che sono state segnalate sulle quali il dicastero chiede anche di essere informato. La problematica della carenza di personale sanitario riguarda tutti gli ospedali a causa del blocco delle assunzioni, ma al Basilotta, in alcuni reparti la situazione è al limite. Si attendono adesso risposte dall’assessore regionale Borsellino che dovrebbe anche incontrare i sindacati dei medici.