“Ringrazio il Signore, dice il simpatico nonnino, per questa giornata e per tutto quello che mi ha dato. Ho trascorso una buona vita, ho avuto una bella famiglia, dei bravi figli di cui sono orgoglioso e ho fatto tanti mestieri. Lavoravo come ebanista, perché ho ereditato il mestiere di mio nonno. Quando è scoppiata la guerra sono stato chiamato alle armi per andare in Russia, da cui i miei compagni non hanno fatto più ritorno. Invece sono rimasto a Ragusa prima e a Palermo poi, dove ho lavorato come telegrafista e postino. Al mio rientro a Troina, mi sono rimboccato le maniche e ho iniziato a fare il commerciante aprendo un emporio. Il Signore non ci abbandona mai e la sua Provvidenza c’è sempre. Lui vede e provvede, soprattutto nei momenti di difficoltà”.
Una fede d’altri tempi, all’insegna della quale trascorrerà anche la giornata di oggi. Prima di soffiare le sue 100 candeline, Francesco Graziano ha voluto la celebrazione della santa messa cui parteciperà anche il sindaco Fabio Venezia per consegnargli una targa commemorativa e porgergli gli auguri dell’amministrazione e della città.
Carattere mite e dolce, sempre sorridente e gioviale con tutti, a chiunque vada a trovarlo immancabile il suo saluto: “Che il Signore ti benedica”.
Sandra La Fico