CIA Enna. Fondi europei per l’agricoltura: ad uso e consumo di tutti

ciaSembrava una vittoria della agricoltura siciliana, ma piano piano si sta dimostrando una vera disfatta. Ebbene il risultato ottenuto in sede europea dai nostri rappresentanti sulla ripartizione dei fondi strutturali, tra cui il FEASR, Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale, che alimenta i PSR regionali si sta annacquando in fase operativa. Quello che sta succedendo in fase attuativa è infatti molto preoccupante. L’assessorato all’agricoltura ormai decanta come una vittoria meritevole di ovazione qualsiasi Euro del FEASR speso per attività extra agricole. Cioè quello che con molta fatica è stato assegnato in sede europea all’agricoltura viene di fatto impegnato per attività che di agricolo non hanno niente, come attività commerciali, ricettive turistiche diverse dall’agriturismo, attività artigiane. Tutte attività che dovrebbero trovare all’interno di un altro Fondo, il PO FESR, ben più coerenti e cospicui finanziamenti. Così assistiamo sbigottiti al dissipamento delle risorse destinate agli investimenti in agricoltura. Non è una novità che l’assessorato non riesca a fare in 7 anni di programmazione più di un bando per l’insediamento giovani in agricoltura oppure a pagare per intero 3 graduatorie della misura per l’ammodernamento delle aziende agricole, vero cardine del PSR. Inoltre nell’allocazione delle risorse anche le misure agroambientali, quelle che sostengono il biologico, finiscono velocemente la dotazione finanziaria, contribuendo, di fatto, anche all’inquinamento dell’ambiente oltre che all’impoverimento delle aziende agricole. In particolare ad Enna dove una gran parte delle aziende è ad indirizzo cerealicolo, si è rimasto senza il contributo europeo al biologico per una miope scelta dell’amministrazione regionale, cosa che provocherà un ritorno alle coltivazioni convenzionali tutte concentrate nella stessa zona. Une vera e propria bomba ecologica. A questo scenario deprimente ieri si è aggiunto un ulteriore tassello al mosaico che si sta completando. A Palazzo D’Orleans si è presentata con un breve preavviso alle associazioni di categoria agricole (meno di 24 ore) la bozza del nuovo PSR 2014/2020 (350 pagine) e ancora peggio ci è stata data solamente una settimana per presentare eventuali osservazioni. Tempo assolutamente insufficiente per poter effettivamente analizzare un piano che dovrà accompagnare l’agricoltura isolana per ben 7 anni e per presentare delle osservazioni al fine di evitare i tanti errori commessi in fase di sviluppo della passata programmazione.
Nonostante le difficoltà la CIA di Enna è già al lavoro per presentare un documento con l’obiettivo di mantenere il più possibile i fondi in campo agricolo e per misure che effettivamente determinino sviluppo per il settore.
I soldi dell’agricoltura devono rimanere agli agricoltori.


comunicato stampa