Barrafranca. Bruciata la macchina dell’ex sindaco Ferrigno
Enna-Cronaca - 02/07/2014
Fiamme nella notte mondiale calcisticamente parlando a Barrafranca. Intorno alle due di lunedì, uscendo, dopo aver visto Germania –Algeria, Angelo Ferrigno, chiamato lo squalo da quando faceva il centroavanti della Barrese, dopo aver visto la partita, intorno alle due, ha sentito puzza di bruciato ed uscendo da casa ha trovato la sua auto, parcheggiata davanti casa, a qualche decina di metri dall’ufficio tecnico comunale, in fiamme. Allertati immediatamente i vigili del fuoco ed i carabinieri della locale stazione poco hanno potuto fare perché la macchina era già avvolta da fiamme altissime, molte delle quali provenivano dal basso. Si ritiene che il liquido infiammabile per la maggior parte pare che sia stato versato nel fondo dell’auto. E’ chiaro che si tratta di un incendio doloso proprio per la rapidità con cui si sono sviluppate le fiamme. “Mi sembra molto strano – dichiara Angelo Ferrigno, interpellato telefonicamente – che la mia auto, una Chrysler Voyager non nuova parcheggiata alle sette di sera nei pressi prenda fuoco spontaneamente, durante la notte con questa intensità. Qualcosa, in queste cinque ore sarà pur successo, Sono solito parcheggiare l’auto in quel posto, lo sanno tutti”. Ovviamente gli investigatori hanno iniziato le indagini, nelle vicinanze non ha trovato alcun recipiente che potesse contenere liquido infiammabile, anche se i carabinieri, diretti dal luogotenente Epifanio Giordano, coordinati dal reparto operativo e dalla compagnia di Piazza Armerina, hanno iniziato a svolgere accurate indagini. Angelo Ferrigno, ieri mattina ha ricevuto da Barrafranca e da tutta la Provincia attestati di solidarietà da parte degli amministratori barresi, con in testa il sindaco Salvatore Lupo, da rappresentanti politici, essendo stato uno degli uomini di punta del movimento di Raffaele Lombardo. E’ il suo impegno politico ed amministrativo potrebbe essere l’unica spiegazione da collegare a questo attentato. “Se qualcuno pensa di farmi spaventare – sottolinea Ferrigno – ha sbagliato persona. Non ho fatto male a nessuno, sono sempre stato a disposizione di tutti e chi si è rivolto a me ha sempre avuto della risposte chiare e precise perché ho cercato di fare del bene, specie a chi ne aveva bisogno”. Sembra difficile che l’episodio possa collegarsi la criminalità organizzata, che vede malvolentieri il suo impegno politico. Si tratta di un avvertimento? Non si sa. L’episodio delittuoso è avvenuto ed è anche pesante, ora bisognerà cercare con pazienza l’autore o gli autori di questo attentato. A Barrafranca simili episodi accadono. L’ultima intimidazione è avvenuto pochi mesi fa ha riguardato il Consorzio di Bonifica che gestisce la diga Olivo. Un dipendente, arrivato in ufficio, ha scoperto una testa di agnello e due proiettili sulla sua scrivania.