Enna. Soppressione dei tribunali, legge incostituzionale. La “questione” sollevata per la terza volta

enna tribunaleEnna. Sollevata dinanzi al tribunale di Enna la questione di legittimità costituzionale della legge di riforma della geografia giudiziaria che ha soppresso, tra gli altri, il tribunale di Nicosia. L’avvocato Salvatore Timpanaro, responsabile del Comitato tecnico scientifico del Coordinamento Unitario, ha riproposto per la terza volta la questione di legittimità costituzionale della legge di riforma della geografia giudiziaria e, quindi, della soppressione del Tribunale nicosiano e del suo accorpamento a quello di Enna. L’eccezione di incostituzionalità è stata sollevata dal legale in veste di difensore degli imputati in un processo che si celebra dinanzi al giudice monocratico il Tribunale Penale monocratico di Enna Giuseppe Tigano. La questione era stata sollevata da Timpanaro un prima volta,avanti al Tribunale di Nicosia e il giudice Tigano l’aveva ritenuta fondata e aveva rimesso gli atti alla Corte Costituzionale con ordinanza del 24 maggio 2013. La Consulta con sentenza del 3 luglio 2013 aveva ritenuto le analoghe questioni sollevate da altri tribunali infondate, per cui la questione relativa al tribunale nicosiano era rimasta assorbita. L’avvocato Timpanaro aveva poi riproposto la questione una seconda volta in relazione alla presunta violazione dello Statuto della Regione Siciliana e delle prerogative statutarie, ma il tribunale di Enna non l’aveva accolta. Riproposta ora la questione in via incidentale il Tribunale si è riservato di decidere rinviando il procedimento penale al 30 settembre. Si tratta della stessa questione, vizi della norma di delega legislativa, accolta dalla Consulta per la legge Fini-Giovanardi in materia di droga. Lo scorso febbraio, la Corte Costituzionale, con sentenza ha dichiarato l’illegittimità costituzionale, per violazione dell’art. 77 della Costituzione, che regola la procedura di conversione dei decreti-legge. “Sono stati usati criteri diversi e contraddittori nella decisione sulla contestata chiusura dei Tribunali. La coerenza – ha spiegato l’avvocato Timpanaro – imporrebbe che, così come con la legge Fini Giovanardi, anche quella sulla geografia giudiziaria venga dichiarata illegittima»

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