Il Piano dell’Eni, continua Guarino, di convertire le raffinerie in depositi avrebbe un impatto devastante sulla Sicilia, a partire dalla Raffineria di Gela, che attende assieme all’intera comunità, un investimento già concordato di € 700 milioni, per rendere l’impianto ecocompatibile ed economicamente produttivo e in condizioni di consolidarsi ulteriormente sul mercato. Invece il sito di Gela si potrebbe ritrovare de-rubricato a deposito di greggio, con un abbattimento dei livelli occupazionali che causerebbe un aumento notevole dei disagi, sia economici che sociali, nonché una forte instabilità per un numero elevatissimo di famiglie.
Il Segretario Territoriale Cisl , Tommaso Guarino, ritiene che bisogna battersi affinché ci sia la giusta consapevolezza da parte di tutti, forze sociali ,politiche e istituzionali, perché uno scenario di ulteriore marginalità industriale dell’Isola produrrebbe desertificazione non solo industriale ma anche sociale.
Dobbiamo fare, continua il Segretario Cisl, corpo unico ed evitare divisioni nella strategia e nella rivendicazione di difesa dell’economia di Gela e dell’intera Sicilia e inchiodare alle sue responsabilità Eni, che non può pensare di fare business e speculazioni finanziarie a spese dei nostri territori.
Proprio per questo, conclude Guarino, accogliamo l’esortazione del Vescovo Rosario Gisana e invitiamo i lavoratori, i pensionati e tutti gli iscritti Cisl a partecipare il giorno 17 luglio alle ore 19, alla celebrazione della santa messa in tutte le chiese della diocesi.