Enna. Processo Ato Rifiuti, tutti assolti dall’accusa di abuso d’ufficio per prescrizione

rifiuti zero“Non doversi procedere per intervenuta prescrizione”. E’ stata questa la decisione del tribunale collegiale, presieduto da Giuseppe Tigano, accolta favorevolmente dal Pm Francesco Rio nei confronti dell’ex consiglio di amministrazione dell’Ato Rifiuti, presieduto da Salvator Cocuzza, accusato di abuso d’ufficio, avendo assunto con “logica clientelare” circa 100 dipendenti. Due mesi fa il Pm aveva dichiarato, che conti alla mano, essendo il reato consumato nel 2006, sono già trascorsi più di otto anni ed un’accusa di abuso d’ufficio scade dopo sette anni e mezzo. La prescrizione è arrivata per il primo presidente dell’Ato rifiuti, Serafino Cocuzza, difeso dall’avvocato Alessandro Messina; l’ennese Antonio Cammarata, ex amministratore delegato, difeso dall’avvocato Piero Patti; e gli ex membri del cda Giovanni Vitale di Leonforte, difeso dall’avvocato Francesco Azzolina, Francesco Santangelo di Regalbuto, difeso dall’avvocato Rosario Pellegrino; e Claudio Cravotta di Enna, difeso dall’avvocato Michele Baldi. Gli avvocati difensori chiedevano in verità l’assoluzione dei loro assistiti e solo in subordine l’assoluzione per prescrizione del reato. I componenti il direttivo dell’Ato Rifiuti hanno da sempre professato la loro innocenza e hanno considerato l’assunzione degli operai ed amministrativi un atto per migliorare il servizio di raccolta dei rifiuti in tutta la provincia ed evitare che il territorio cadesse in emergenza”. Per la Procura, invece, la situazione era diversa perché troppe le assunzioni rispetto alla realtà del servizio di raccolto dei rifiuti in tutto il territorio provinciale con progetti che non avevano una scadenza ben definita.


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