La Regione siciliana quindi accoglie l’iniziativa referendaria avviata dalla Regione Abruzzo che impegna il Governo nazionale a tenere conto delle specifiche realtà regionali per quanto concerne la riorganizzazione territoriale degli uffici giudiziari. La condizione affinché il quesito referendario possa essere proposto alla Corte Costituzionale è che almeno 5 consigli regionali ne facciano richiesta ai sensi dell’articolo 75 della Costituzione e adesso tra questi c’è anche quello della Sicilia. Hanno già deliberato le regioni Abruzzo, Basilicata e Campania alle quali si aggiunge anche l’Assemblea regionale siciliana.I deputati Alice Anselmo di Articolo 4 e Totò Cordaro di Pid-Cantiere Popolare sono stati eletti delegato effettivo e delegato supplente per presentare presso la corte di Cassazione i tre quesiti referendari.
Intanto si cerca anche di salvare dalla soppressione, annunciata dal presidente del consiglio Renzi su Twitter, il Tar di Catania. La Commissione nazionale Affari istituzionali ha approvato l’emendamento al decreto legge sulla pubblica amministrazione che salva le sezioni staccate del Tar che si trovano nelle città sedi di corti d’appello, tra cui Catania.