“Estate al viale” risvolti politici per la “Movida Ennese”

Maurizio TornabeneEnna. Ci sono risvolti politici nella vicenda della Movida ennese, che dovrebbe iniziare domani e che ha avuto un ritardo di un mese perché tra i commercianti di via IV Novembre ci sono delle controversie sul come organizzare le manifestazioni serali e soprattutto l’orario di apertura e chiusura delle manifestazioni. Ci sono stati contrasti anche tra Maurizio Tornabene e Paolo Timpanaro, ambedue del partito Democratico. Il sindaco prende tempo prima di decidere l’autorizzazione alla chiusura della via IV Novembre e questo ha suscitato la reazione di Maurizio Tornabene, ex commerciante della zona ed oggi in difesa dei suoi ex colleghi. La movida “Estate al viale” e sulla linea di partenza ma ovviamente si aspetta l’ordinanza del sindaco Garofalo.
“Sono fortemente amareggiato e deluso dall’atteggiamento dilatorio tenuto dal sindaco, Paolo Garofalo, che fino ad oggi ha accampato ogni genere di scuse eludendo ogni richiesta di autorizzazione di chiusura al transito nei fine settimana estivi del Viale IV Novembre, vanificando così lo spirito di iniziativa di tanti titolari di attività commerciali che, come già avvenuto con successo l’estate scorsa, si volevano impegnare, anche economicamente, per offrire occasioni di svago ai cittadini ennesi, rivitalizzando un’intera area cittadina”.
“Non capisco – prosegue Tornabene – quali possano essere le ragioni di una tale condotta reticente, considerato che, in accordo con tutte le realtà commerciali esistenti nel viale, avevano superato le criticità emerse nel corso dell’esperienza passata, migliorando dal punto di vista organizzativo la proposta da offrire alla cittadinanza”. “Purtroppo – conclude Tornabene – essendo ormai giunti alla fine del mese di luglio, appare più che evidente che qualsiasi sforzo organizzativo è destinato ad essere vanificato da questo incomprensibile atteggiamento ostruzionistico. Mi farò carico, se tale stato di cose dovesse perdurare, provocando il fallimento dell’intera iniziativa, di presentare un apposito atto ispettivo affinché il primo cittadino spieghi le ragioni del proprio comportamento davanti al Consiglio Comunale”.




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