Valguarnera. Comportamento del sindaco su ex Puc sarebbe stato omissivo politicamente

Valguarnera Leanza SeboValguarnera. Il comportamento del sindaco Leanza e dell’amministrazione comunale, in merito alla vicenda dei cinque precari ex Puc non stabilizzati nel 2012, sarebbe stato omissivo politicamente. E’ questo il giudizio che esprime la commissione consiliare d’indagine nei confronti del sindaco, dopo due mesi di lavoro. Commissione composta dai consiglieri Enrico Scozzarella presidente, Sirio Di Blasi vice, Giuseppe Interlicchia, Marco Scarpaci e Alfonso Trovato componenti, tutti appartenenti alla schiera di opposizione. I fatti. Nel novembre 2011 i cinque precari avvalendosi della legge regionale 24/2010, avevano scritto alla Giunta comunale chiedendo di avviare la procedura di stabilizzazione. I 5 lavoratori avevano preso spunto da una analoga procedura già attivata da un sindaco di un comune messinese, che è riuscito poi nel luglio 2012 a trasformare i contratti da tempo determinato ad indeterminato. “Quella medesima procedura- scrive la commissione- non è stata attivata per tempo dalla Giunta comunale di Valguarnera facendo scadere i termini ed assumendosi quindi tutte le responsabilità politiche del caso”. Scozzarella, inoltre, accusa il sindaco di essersi “dimenticato” dei cinque precari, ma di essersi però ricordato in precedenza, dei tre concorsi riservati alla categoria “D” personale direttivo, di cui solo uno poi è andato a compimento. Tuttavia uno spiraglio per i cinque precari si è aperto all’inizio di quest’anno, in seguito ad una circolare assessoriale che stabiliva, in applicazione sempre della legge 24/10, la riapertura dei termini, a patto che i Comuni avessero rispettato il patto di stabilità. La commissione cogliendo l’occasione –sottolinea Scozzarella- ha convocato il responsabile dei servizi finanziari e altri dirigenti del Comune per verificare se il Comune avesse rispettato tutti i parametri di spesa, utili alla stabilizzazione dei cinque ex Puc. Arrivato il via libera, la delicata questione è approdata in consiglio comunale che ha detto si alla stabilizzazione. “Solo in seguito alla riapertura dei termini– conclude Scozzarella- il sindaco Leanza ha predisposto gli atti da inviare alla regione. Non riesco però a comprendere per quale ragione non lo abbia fatto a tempo debito. Un grande errore di valutazione il suo, di carattere politico”. Ma per il sindaco Leanza le cose stanno in tutt’altro modo: “Esprimo intanto il mio rammarico per non essere stato sentito dalla Commissione ed evidenzio che tra gli atti esaminati dalla stessa non è stata data particolare attenzione agli atti propedeutici, delibere e quant’altro utili al caso. –afferma il sindaco-. Si evidenzia inoltre, che su alcuni atti deliberativi sono state sollevate eccezioni sia sulla legittimità che sul percorso da seguire, da parte del segretario generale e del collegio dei revisori, con esplicito riferimento al parere della Corte dei Conti 8/2012. Dico solo che il procedimento avviato dal responsabile del settore affari generali si sarebbe dovuto ultimare a condizione che venisse approvato il piano di fuoruscita e l’accertamento della disponibilità finanziaria della regione sul finanziamento della legge 24/2010. Il piano regionale è stato approvato solo nell’agosto del 2013 e il finanziamento richiesto non è stato mai erogato. Su di me quindi cattiverie di natura politica”.

Rino Caltagirone