Piazza. Referendum, si voterà il 21 settembre per confermare o meno l’adesione a Catania

Filippo Miroddi Sindaco Piazza ArmerinaPiazza Armerina. Indetto per il 21 settembre, con determina del sindaco Filippo Miroddi, il referendum con il quale i cittadini piazzesi dovranno scegliere se divorziare o meno dal capoluogo Enna, più precisamente se confermare o meno la delibera del consiglio comunale con cui a luglio è stata approvata l’adesione al libero consorzio dei comuni di Catania. Si voterà dalle 8 alle 22-
Il referendum potrebbe essere finanziato anche da una raccolta di fondi da parte di comitati, associazioni e cittadini. Il consiglio comunale con un ampio margine ha approvato il regolamento attuativo del referendum consultivo. Strumento che andrà attivato entro 60 giorni dall’adesione di Piazza al libero consorzio dei comuni di Catania, adesione avvenuta lo scorso 23 luglio. Il numero delle sezioni elettorali potrà variare rispetto a quello delle consuete elezioni comunali, regionali e nazionali, mentre ogni sezione dovrà essere formata da un presidente e almeno due scrutatori. Rimangono i dubbi già sollevati in aula durante il dibattito sul regolamento. Lo statuto comunale prevede il referendum consultivo, mentre la legge in materia di consorzi prevede il referendum confermativo. L’ufficio Legislativo della Regione Siciliana deve esprimere il proprio parere con riferimento alla consultazione avvenuta a Gela. La nota dolente, visti i problemi finanziari dell’ente, rimane quella relativa ai costi. La Ragioneria, ascoltata in conferenza dei capigruppo e commissione Bilancio, ha fatto sapere che i soldi ci sono. Servono tra i 30 e i 60 mila euro.